Maxiemergenze simulate a Riccione: prove pratiche e coordinamento tra operatori

Momento clou del congresso la simulazione di un atto terroristico con autocisterna, testando procedure sanitarie, logistiche e di sicurezza integrate

A cura di Grazia Antonioli Redazione
20 ottobre 2025 11:24
Maxiemergenze simulate a Riccione: prove pratiche e coordinamento tra operatori -
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 Si è concluso con successo a Riccione il 2° Congresso nazionale Sismax, che dal 15 al 17 ottobre ha trasformato la città in un centro di formazione e simulazione dedicato al soccorso nelle maxiemergenze.Promosso dall’associazione “Sistema integrato di soccorso in maxiemergenza Aps”, l’evento ha riunito al Palazzo del Turismo medici, infermieri, tecnici e volontari per tre giornate di confronto e addestramento su scenari complessi.

Momento clou del congresso è stata la simulazione realistica di un atto terroristico con il coinvolgimento di un’autocisterna in area pedonale negli spazi esterni del Palazzo del Turismo e nelle aree adiacenti tra piazzale Giardini e viale Dante, mettendo alla prova il metodo Sismax e il coordinamento tra operatori sanitari, tecnici, forze dell’ordine e volontari.
Lo scenario ricostruito ha consentito di mettere alla prova il metodo Sismax, che integra procedure sanitarie, logistiche e di sicurezza per rispondere in maniera coordinata anche a scenari Nbcre (nucleare, biologico, chimico, radiologico, esplosivo).

Grazie alla partecipazione di 118 Romagna, Misericordie, Anpas, Croce Rossa Italiana e Cisom, Riccione si è trasformata in un laboratorio a cielo aperto per testare procedure di triage, decontaminazione e gestione di trasporti sanitari complessi.

“Per tre giorni la nostra città è stata il cuore pulsante del dibattito nazionale sulla gestione delle maxiemergenze - ha dichiarato la sindaca di Riccione, Daniela Angelini -. Un tema cruciale che oggi non possiamo più considerare soltanto teorico, ma che richiede la nostra massima preparazione, competenza e attenzione. La lezione che traiamo da iniziative come questa è chiara: la sicurezza non è un costo, ma un investimento essenziale per la libertà e la serenità della comunità. L’emergenza richiede un coordinamento assoluto tra operatori sanitari, tecnici, forze dell’ordine e volontari. Solo operando in una logica di sistema possiamo garantire risposte efficaci e tempestive. Il nostro impegno istituzionale non si conclude oggi: da qui riparte, con l’ambizione di fare di Riccione un modello di cultura della sicurezza e della prevenzione”.


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