Un insegnante delle medie di 45 anni, proveniente dall’Abruzzo, ma che insegna fuori regione, si trova al centro di un processo a Rimini, accusato di adescamento di una minorenne. L’accusa si basa su conversazioni di natura erotica che l’uomo avrebbe avuto con una ragazza quindicenne di Rimini tramite i social nel 2019. La madre della minore ha scoperto la situazione dopo aver visto la figlia scattare foto nude e controllato il suo telefono, trovando le chat con l’insegnante.
Nonostante i dispositivi informatici sequestrati all’imputato non abbiano rivelato foto o video della ragazza, ma solo messaggi a tono esplicito, l’insegnante ha dichiarato di non essere stato a conoscenza dell’età della studentessa con cui aveva interagito su Instagram. In aula, assistito dall’avvocato Francesco Valentini del foro de L’Aquila, ha sostenuto la sua estraneità ai fatti.
La richiesta del pubblico ministero riminese è stata di una condanna a un anno per l’insegnante. Il processo è rinviato al 21 ottobre per le conclusioni e la sentenza.
