Michela Monte a casa: "Pane con formiche e provocazioni continue"

La giornalista racconta la detenzione in Israele

A cura di Glauco Valentini Redazione
06 ottobre 2025 06:42
Michela Monte a casa: "Pane con formiche e provocazioni continue" - La 49enne giornalista riminese Michela Monte
La 49enne giornalista riminese Michela Monte
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È rientrata a Rimini la giornalista Michela Monte, tra i partecipanti italiani della Global Sumud Flotilla, la missione umanitaria composta da una cinquantina di imbarcazioni dirette verso Gaza con aiuti per la popolazione palestinese.

Monte, fermata insieme ad altri attivisti dalle autorità israeliane durante il blitz nella notte tra l’1 e il 2 ottobre, ha raccontato alla stampa giorni difficili di detenzione: «Il peggio è stato non avere acqua da bere. I panini che ci consegnavano erano pieni di formiche, il cibo lasciato a macerare sotto il sole. Ci hanno aiutato solo l’autocontrollo e la speranza di uscire».

La giornalista riminese sottolinea come i marittimi e i reporter siano stati i più penalizzati: «C’erano provocazioni e modi volti a esasperarci psicologicamente. Abbiamo resistito grazie alla solidarietà tra di noi e al sostegno che arrivava dall’Italia».

Ora Monte, pur sollevata per il ritorno a casa, guarda a chi è ancora trattenuto in Israele: «Non dimentichiamoli. La sete di giustizia resta intatta. Continuiamo a parlare di chi è ancora in prigione perché possa riabbracciare i suoi affetti».

A Rimini, intanto, il coordinamento cittadino “Ultimo giorno di Gaza” ha annunciato per domani sera un nuovo corteo pacifico in solidarietà con la popolazione palestinese.

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