Minuto di silenzio per Gaza nelle scuole torinesi, protesta dell’Ucei
“Un ricordo parziale rischia di creare discriminazioni: si pensi anche ai bambini israeliani”


Un minuto di silenzio dedicato a Gaza ha inaugurato il nuovo anno scolastico in diversi istituti di Torino. L’iniziativa, promossa dalla rete informale “Scuola per la pace Torino e Piemonte”, è stata accolta da numerose scuole del capoluogo piemontese come gesto di solidarietà verso la popolazione civile colpita dal conflitto.
La decisione, tuttavia, ha suscitato la protesta dell’Ucei, l’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, che in una nota ha definito “pericoloso” concentrare l’attenzione unicamente sulle sofferenze nella Striscia di Gaza, senza menzionare quelle dei bambini israeliani.
“Occorre ricordare anche gli ex ostaggi, gli orfani, i feriti e le vittime del massacro compiuto da Hamas il 7 ottobre – sottolinea l’Ucei –. Iniziative unilaterali rischiano di creare discriminazioni e vanno monitorate con attenzione dalle autorità competenti”.
Il dibattito, acceso fin dal primo giorno di scuola, mette così in luce la sensibilità e la complessità del tema, tra il desiderio di promuovere gesti di pace e il rischio di ridurre la memoria collettiva a prospettive parziali.