Mollicone: “Gedi e il Cdr convocati in Parlamento per tutela occupazionale e libertà di stampa”
Il presidente della Commissione editoria sottolinea che il mercato decide sugli acquirenti, mentre Governo e Parlamento intervengono a garanzia dei lavoratori e del pluralismo
Il presidente della Commissione editoria, Giorgio Mollicone, ha dichiarato in Aula che sia il gruppo Gedi sia il Comitato di redazione (Cdr) sono stati convocati dal Parlamento per affrontare le questioni legate alla tutela occupazionale e alla libertà di espressione.
“Il Parlamento, con il sottoscritto come presidente della Commissione editoria, ha convocato sia il gruppo Gedi sia il Cdr. Governo e Parlamento sono intervenuti immediatamente per la tutela occupazionale e la libertà di espressione”, ha affermato Mollicone rispondendo alle opposizioni.
Il presidente ha poi precisato che, nel caso in cui il problema riguardi l’identità del possibile acquirente del gruppo, “su questo interviene il mercato. Mercato che, con gli scorsi governi di centrosinistra, ha visto tutti silenti quando lo stesso proprietario ha venduto Stellantis”.
“Invito i colleghi a difendere i livelli occupazionali sempre”, ha concluso Mollicone, ribadendo l’importanza di garantire protezione ai lavoratori e pluralismo nell’informazione.
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