Monitoraggi ambientali al Parco Sasso Simone e Simoncello: confronto a Carpegna
Venerdì 6 giugno esperti universitari e tecnici presentano i risultati delle ultime ricerche sulla biodiversità e gli habitat naturali

Si terrà a Carpegna, Venerdì 6 Giugno, a partire dalle ore 9.45, un interessante momento di confronto e aggiornamento sui monitoraggi ambientali condotti di recente dal Parco Interregionale Sasso Simone e Simoncello. “Monitorare per Conoscere”, oltre al titolo del convengo rappresenta, infatti, un preciso obiettivo su cui l’Ente di gestione si è focalizzato nel ultimi anni.
Il monitoraggio ambientale è diventato uno strumento indispensabile per comprendere le complesse relazioni tra gli habitat naturali e le molteplici forme di biodiversità che ospitano. Poiché le attività umane minacciano sempre più l'equilibrio ecologico, l'osservazione sistematica e la raccolta dati costituiscono la base per un processo decisionale consapevole e una gestione sostenibile dei territori.
Ad esporre i risultati delle preziose ricerche, effettuate nell’ambito dei fondi erogati dall’Ente Parco, dalla Regione Marche e attraverso il Programma di Sviluppo Rurale, si alterneranno esperti dell’Università Politecnica delle Marche – Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari ed Ambientali di Ancona, dell’Università di Urbino, dell’Università Bicocca di Milano e professionisti del gruppo "NEMO" (Nature And Environment Management Operators) di Firenze. A moderare l’Arch. Silvia V. Soragna, Responsabile del Settore Tecnico dell’Ente Parco, coadiuvata dal Dott. Andrea Gigliotti Agronomo.
Lino Gobbi, Presidente dell’Ente Parco che aprirà la giornata di studio, sottolinea come “questa riflessione permetterà di esplorare il ruolo fondamentale del monitoraggio ambientale al fine di favorire una conoscenza più approfondita dei territori e contribuire alla loro valorizzazione anche attraverso efficaci strategie di conservazione”. Ad esempio, prosegue il Presidente, “le immagini satellitari e le tecnologie di telerilevamento possono rilevare una deforestazione importante, l'espansione urbana o il degrado di zone umide, offrendo una prospettiva macroscopica sulle alterazioni degli habitat. Questi dati consentiranno poi a tecnici e responsabili politici di identificare habitat critici, come i siti di nidificazione di specie in via di estinzione o di zone umide, vitali per la depurazione delle acque, che richiedono interventi di conservazione immediati.”
L’appuntamento è quindi presso la sede amministrativa del Parco, in via Rio Maggio a Carpegna