Morti sul Gran Sasso, la difesa attacca sui soccorsi: "Potevano essere salvati in elicottero"

Si indaga su soccorsi e gestione delle chiamate

A cura di Glauco Valentini Redazione
26 novembre 2025 08:03
Morti sul Gran Sasso, la difesa attacca sui soccorsi: "Potevano essere salvati in elicottero" -
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I familiari di Cristian Gualdi e Luca Perazzini, i due santarcangiolesi morti sul Gran Sasso nel dicembre 2024 a causa dell’ipotermia dopo essere rimasti bloccati da una bufera, presentano una nuova memoria alla Procura di Teramo attraverso i loro legali, gli avvocati Luca Greco e Francesca Giovanetti, chiedendo che vengano ascoltati i piloti dell’Aeronautica militare in servizio il 22 dicembre. L’obiettivo è verificare se, nonostante il maltempo, fosse possibile intervenire con l’elicottero e salvare i due giovani.

Nel mirino dei legali ci sono anche le tempistiche dei soccorsi e la gestione dell’allerta da parte del Soccorso alpino abruzzese. Contestata inoltre l’ipotesi che i due fossero dispersi: secondo la difesa, la posizione era stata inviata al 118 già alle 15.55 e Gualdi aveva effettuato numerose chiamate fino alle 18.56. Alle 19.54 sarebbe poi arrivato un messaggio del 118 che confermava i tentativi di raggiungerli.

Al momento è indagato per omicidio colposo un responsabile del Soccorso alpino, accusato di non aver attivato tutte le procedure possibili, compresa la richiesta all’Aeronautica militare, che secondo un servizio Rai non risulta essere mai partita.

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