Canzoni e fede, cinque cantautori riminesi in concerto a San Lorenzo in Correggiano

E noi suoneremo le nostre chitarre. Torneranno a suonare dopo molti anni insieme le chitarre di cinque originali, intensi cantautori riminesi. Accade mercoledì 13 settembre, alle ore 21, a San Lorenzo...

A cura di Redazione Redazione
13 settembre 2017 05:11
Canzoni e fede, cinque cantautori riminesi in concerto a San Lorenzo in Correggiano -
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E noi suoneremo le nostre chitarre. Torneranno a suonare dopo molti anni insieme le chitarre di cinque originali, intensi cantautori riminesi. Accade mercoledì 13 settembre, alle ore 21, a San Lorenzo in Correggiano all’interno della festa parrocchiale. Sul palco Vanni Casadei, Angelo Casali, Daniele Donati, Roberto Grotti e Stefano Pianori per lo spettacolo “Canzoni, storie, incontri”. L’ingresso è libero.

Il Sessantotto, il beat, i capelli lunghi e i pantaloni a zampa d’elefante, l’eskimo, i complessi e l’impegno politico. Anche un gruppo di cantautori riminesi fece la sua rivoluzione, ma con la chitarra in mano. E componendo canzoni che a distanza di oltre quarant’anni fanno ancora parte di un repertorio di un popolo. Molte di esse sono persino diventate un accompagnamento classico della liturgia.

Questi “magnifici cinque” (tutti editi dalla casa discografica Rodaviva) si ritrovano oggi eccezionalmente assieme per condividere e raccontare quello che fin da allora ha caratterizzato la loro peculiare esperienza: la creatività musicale ed in particolare lo scrivere canzoni.

Vanni Casadei, Angelo Casali, Daniele Donati, Roberto Grotti e Stefano Pianori.

Questi nomi vi dicono poco o nulla? Non avete mai inserito un loro brano nella vostra personale compilation? Alcuni evergreen della comunità cristiana portano la loro firma: Il disegno, ad esempio, oppure “Come è grande la sua bontà”. E ancora “Il pane”, accompagnata da “E si cantava” e “Beato l’uomo”.

L’interpretazione musicale del Salmo 1 è opera di Vanni Casadei. “È la mia canzone più conosciuta” ammette l’insegnante in pensione, ora 70enne. Era l’estate/autunno 1969. “È piaciuta e si è diffusa grazie a quanti l’hanno apprezzata”. Una spinta è arrivata pure da Marina Valmaggi che l’ha inserita in suo disco. E quel Salmo 1 è finito per essere cantato ad alta voce anche in piazza San Pietro. “Ormai è patrimonio comune. Qualcuno ha detto che l’arte è sempre una preghiera improvvisata. Il mio è artigianato, le mie canzoni si alzano come preghiere”.

Stefano Pianori è un altro del quintetto. A metà degli anni Sessanta, è un giovane studente con la chitarra sempre a portata di mano.

E mette in musica la sua fede cristiana.

Nascono così brani quali “Dal profondo del tempo”, “Il pane”, “In comunione”, “Prendete e mangiate”, ecc. Dal 1970 partecipa a compilations discografiche, diffondendo così in tutt’Italia le sue composizioni, che vengono tuttora eseguite anche nella liturgia.

Una storia simile a quella del cantautore “di provincia” Angelo Casali. Nato nel 1954 a Riccione ma riminese da una vita, sposato e con tre figlie, compone canzoni da più di 25 anni ed ha lavorato, a partire dagli anni Settanta, nel campo della musica popolare (con il noto gruppo Zafra) e del teatro cabaret (con i gruppi Arfaz e Canicola), sempre affiancando a questi filoni l’esigenza di una produzione musicale autonoma ed originale. La sua produzione musicale non è classificabile in un unico genere: spazia dalla ballata popolare al samba-bossanova, da brani satirici ad altri in cui emergono le domande ultime sul senso della vita e delle cose, dalle favole per bambini a storie crude di vita.

Roberto Grotti è il papà de “I due liocorni” (scritta insieme a Marina Valmaggi) e di tanti altri bellissimi testi, da “Come è grande la sua bontà” a “Che siano una cosa sola”. Basterebbe questo brano per definirlo. Composto nel 1976, è stato cantato sui luoghi devastati dal terremoto in Friuli, allo Zecchino d’oro e persino Fiorello la utilizzava.

Avete mai cantato C’era una volta un re? Bene, l’autore è Daniele Donati. Lo stesso che ha composto “L’inno alla carità” dedicandolo a “mio padre e a mia madre che mi hanno insegnato la carità in azione”. Canzoni, ma anche scritti, idee e immagini, Donati è un artista poliedrico che negli anni si è fatto accompagnare ed emozionare da tante ispirazioni cercando di tradurle in modo intonato. “Interesserà i miei amici? Forse. Sarebbe una grande ricompensa per una piccola fatica”.

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