Novafeltria, ‘moria’ delle banche: file interminabili alla Ubi dopo chiusura Banca delle Marche, la politica si attiva

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Dal 23 ottobre la filiale di Novafeltria della Banca delle Marche, in via Garibaldi, ha chiuso i battenti. Si è completato in quella data infatti il passaggio dell'istituto bancario a Ubi Banca, la cui sede novafeltriese si trova nella centrale piazza Vittorio Emanuele. In precedenza a Novafeltria saracinesche abbassate per le filiali del Monte dei Paschi di Siena e della Carim. Rimangono così due soluzioni per i cittadini: la seconda, posta sempre in via Garibaldi, è RiminiBanca. Una diminuizione dell'offerta bancaria che ha prodotto notevoli criticità. I clienti di Monte dei Paschi e di Carim sono stati costretti a chiudere i loro conti o a scendere a Villa Verucchio per poter continuare a usufruire dei servizi. Per quelli di Banca delle Marche sembrava dovessero esserci meno disagi, invece dal 23 ottobre sono iniziate le file agli sportelli di Ubi Banca. Arrivando alle 8.25 in piazza Vittorio Emanuele è consuetudine notare gruppetti di persone già in fila ancor prima dell'apertura. File interminabili alle casse, utenti che talvolta sono costretti ad uscire senza aver ultimato le operazioni. Una situazione che viene descritta anche dai Consiglieri di Minoranza di Direzione Futuro, in un'interrogazione al Sindaco Stefano Zanchini e alla Giunta. La richiesta è che ci si attivi celermente con la direzione di Ubi Banca affinché sia migliorato il servizio ai cittadini di Novafeltria, in considerazione dell'aumento di clientela derivato dalla fusione di Banca delle Marche in Ubi, con un numero maggiore di casse e orari di apertura al pubblico potenziati. Inoltre, suggeriscono i Consiglieri di Minoranza, sarebbe auspicabile contattare altri istituti di credito per aprire nuovi sportelli. Una miglior offerta bancaria al territorio costituirebbe un assoluto beneficio per tutti i cittadini dei sette comuni dell'Alta Valmarecchia, non solo per Novafeltria. L'auspicio è che maggioranza e minoranza possano collaborare in modo costruttivo, in quest'altra partita importante per il futuro economico dell'Alta Valmarecchia.

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