Educare alla diversità: a Cattolica Teatro della Regina gremito per la ‘Giornata della Diversabilità’
Un Teatro della Regina di Cattolica colmo di bambini, sul palco e tra il pubblico, sabato 1° dicembre 2017, alla premiazione del concorso bandito dall’associazione Rimbalzi Fuori Campo per l’ormai con...


Un Teatro della Regina di Cattolica colmo di bambini, sul palco e tra il pubblico, sabato 1° dicembre 2017, alla premiazione del concorso bandito dall’associazione Rimbalzi Fuori Campo per l’ormai consueta Giornata della Diversabilità, giunta alla sua sesta edizione con l’intento di educare fin da piccoli alla consapevolezza che la diversità riguarda tutti e non è necessariamente un impedimento, anzi, a volte è la cifra che distingue ogni essere umano dall’altro e che in certi casi diventa la molla per realizzare grandi imprese.
L’importanza delle parole – Alla ricerca di un dizionario inclusivo era il tema proposto quest’anno agli alunni delle classi quarte delle scuole primarie di Cattolica, Gradara, Gabicce Mare, San Giovanni in Marignano e Misano Adriatico, tema che ha prodotto elaborati di grande valore simbolico, e che ha aiutato i ragazzi a capire che “le parole sono come sassi nello stagno e continuano a lavorare, a segnare, anche dopo che sono state lanciate, ma possono essere, ed è bene che siano, anche e soprattutto creazioni di legami, ponti”, come ha sottolineato il pedagogista Francesco Caggio, membro della Giuria, che in ottobre ha tenuto con i docenti delle scuole partecipanti una conversazione mirata a focalizzare meglio il percorso da tracciare insieme agli alunni. Prima che il Presidente dell’Associazione Rimbalzi Fuori Campo, Terenzio Bernardi, premiasse i vincitori del Premio Etico in memoria di Giorgio Gabellini, ragazzi delle classi quinte segnalati dalle rispettive scuole per essersi distinti per il loro atteggiamento inclusivo e generoso, Caggio ha esortato i presenti a seguire l’esempio di RFC e creare associazioni, perché una società è viva se chi ne fa parte si mobilita per la propria comunità: “Non state in casa, andate in piazza e create reti tra le persone, il cui collante sarà la gratitudine, perché gratitudine è la parola d’ordine in cui risiede il legame sociale”.
Ludovica Pritelli, Classe V Scuola Primaria Maestre Pie Cattolica;
Camilla Rosiello, Classe V B Scuola Primaria S. Giovanni in Marignano;
Gioia Amati V B Torconca, Cattolica;
Amir Basha, V A Primaria Dolce Colle Gabicce Mare),
Come ha rivelato la presentatrice, sono poi stati personalmente esortati dal Presidente di Rimbalzi Fuori Campo a “lasciare il segno e a continuare a farsi onore” e sono stati insigniti di un premio di 250 euro ciascuno utili per l’acquisto di libri presso la Coop Torconca.
I VINCITORI DEL CONCORSO MULTIDISCIPLINARE
A premiare i primi cinque elaborati in concorso è intervenuto il Presidente della BCC Gradara, Fausto Caldari, il quale ha encomiato l’impegno dell’associazione che di anno in anno coinvolge il territorio e le istituzioni locali con spunti e argomentazioni interessanti contribuendo alla sensibilizzazione dei cittadini rispetto a tematiche di civiltà e alla crescita della comunità nel suo complesso e ha ribadito la vicinanza della BCC Gradara al sociale e al territorio in cui opera, che in questo caso si è concretizzata con la sponsorizzazione dell’evento.
Le classi sono state premiate con buoni in denaro per materiale didattico, libri e viaggi di istruzione in quest’ordine:
5° CLASSIFICATO / Le parole arrivano al cuore, IV A Repubblica e IV A Carpignola di Cattolica
4° CLASSIFICATO / Le parole sono buio o finestre, IV A Misano Adriatico
3° CLASSIFICATO / Le parole creano mondi e tu che mondo vuoi?, IV classi Gabicce Mare/Case Badioli
2° CLASSIFICATO / Pareti o ponti di parole, IV B San Giovanni in Marignano
1° CLASSIFICATO / Giornalino di classe: l’importanza della parole, IV D e IV C Repubblica, Cattolica
Durante la serata sono stati proiettati i videosaluti inviati da molti degli ospiti invitati a Cattolica da Rimbalzi fuori Campo in occasione delle varie edizioni della Giornata della Diversabilità e/o del Festival della Cultura Sportiva e che sono già intervenute o hanno promesso di farlo alla prossima occasione utile: Simona Atzori, Emanuele Lambertini, Francesco Messori, Eleonora Sarti, Marco Ligabue, Annalisa Minetti, Ladri di Carrozzelle, Bruno Pizzul, Massimo Ambrosini, Meme Pagnini, Bebe Vio.
Presente in sala invece il magistrato Piergiorgio Morosini, che ha salutato il pubblico ed applaudito gli organizzatori e i ragazzi che si sono esibiti e che hanno prodotto gli elaborati, riflettendo sul fatto che le nostre comunità devono essere orgogliose perché il messaggio lanciato in questa occasione è importantissimo: un’iniziativa che ha al centro la dignità e l’uguaglianza di ogni persona è formativa e mira a rimanere ben impressa per continuare a produrre effetti nel tempo e fare in modo che il prezioso messaggio che lancia sia custodito con cura e agito nelle azioni quotidiane.
Protagonisti delle esibizioni sono stati i bambini del coro Voci e Mani Bianche – LiberaMusica di Pesaro che sono saliti sul palco in due riprese. Il coro, guidato da Chiara Galli e composto da 25 bambini con e senza disabilità e disagio, è un progetto di integrazione culturale e sociale nato circa trent’anni fa in Venezuela per realizzare l’inclusione attraverso quella lingua universale che è la musica e ripreso alcuni anni fa a Pesaro. In questa occasione il coro ha collaborato con quattro classi dell’Istituto Comprensivo di Cattolica (IV A e III B Repubblica e IV A e III B di Carpignola) proponendo al pubblico della Regina sei pezzi per voci bianche e mani guantate di bianco (si canta anche con il linguaggio dei segni!) che hanno emozionato tutti i presenti.
Angelo Furiassi, il braccio operativo di Rimbalzi fuori Campo, ha guidato le conversazioni con gli ospiti d’onore della serata, e cioè Luca Paiardi e Danilo Ragona e Valerio Catoia con il padre, che nelle intenzioni erano state affidate al giornalista Claudio Arrigoni, costretto però a dare forfait all’ultimo minuto.
Luca Paiardi e Danilo Ragona hanno raccontato Viaggio Italia, un progetto nato nel 2015 dopo che i due, entrambi costretti ad “indossare la carrozzella” da un incidente, si erano conosciuti in ospedale: ad un certo punto hanno deciso di affrontare tutto quello che pensavano di poter fare per conoscere le proprie possibilità. Hanno attraversato tutta l’Italia e hanno provato attività sportive di ogni genere. La tecnologia li aiuta a essere autonomi e indipendenti. La volontà è quella di condividere le loro esperienze per illustrare quali sono le possibilità per tutti coloro che si trovano a dover affrontare gli ostacoli che si presentano a chi si muove in carrozzina, nella consapevolezza che a volte ci si limita a una sterile protesta, ma forse ci si può attivare per migliorare le cose per tutti – ad esempio, Matera non è una città accessibile, ma, con l’aiuto di Luca e Danilo, si è fatta una mappatura con il finanziamento di regione Basilicata perché diventi più accessibile ai disabili. Luca e Danilo sono uno designer, l’altro architetto e mettono a frutto le loro abilità e le loro competenze per non darsi mai per vinti. Con ViaggioItalia si fa raccolta fondi per Casa Oz, istituto fondato a Torino da un genitore che vuole sostenere le famiglie di pazienti lungodegenti.
Valerio Catoia ha invece raccontato la sua routine di ragazzo che frequenta il terzo anno alle superiori coltivando anche una passione per lo sport, in particolare per il nuoto, in cui è campione. Ha parlato dell’impresa che lo ha reso famoso la scorsa estate come se salvare la vita ad una ragazza un po’ avventata che rischiava seriamente di annegare nel mare in burrasca di Sabaudia fosse naturale, l’ovvio risultato di una preparazione natatoria a tutto tondo che ha incluso anche corsi di salvamento per bagnini. L’unico riferimento alla sua disabilità, la Trisomia 21, lo ha fatto il padre quando si è rammaricato del fatto che Valerio non abbia degli amici che passino da casa quotidianamente per proporgli di aggiungersi a loro nelle attività sociali di tutti i giorni, anche se, tra sport, scuola e gruppo scout, Valerio ha una routine molto movimentata e attiva in un contesto sociale di riferimento. Per Valerio una sorpresa nel videomessaggio di Filippo Magnini che lo ha definito “eroe” perché diversamente dal nuotatore di Pesaro, Valerio, oltre a vincere medaglie, ha anche salvato una vita.