Da Ivano Marescotti ad Antonio Ramberti, ecco tutti gli appuntamenti del 2018 al teatro di Novafeltria
Con il nuovo anno riprendono anche gli appuntamenti del Teatro Sociale Novafeltria, la stagione teatrale a cura dell’associazione culturale l’arboreto che si propone di determinare un progetto di cult...


Con il nuovo anno riprendono anche gli appuntamenti del Teatro Sociale Novafeltria, la stagione teatrale a cura dell’associazione culturale l’arboreto che si propone di determinare un progetto di cultura del teatro per la comunità di Novafeltria e della Valmarecchia.
Il Teatro Sociale Novafeltria assume sempre di più l’identità e il ruolo di “teatro aperto” per favorire la partecipazione, i dialoghi con i cittadini e gli spettatori.
E' in corso il laboratorio settimanale di teatro per adulti condotto da Alice Toccacieli dal titolo "La melodia delle cose" e che vede la partecipazione di 16 persone. Cresce inoltre il progetto "Amici del Teatro", l’iniziativa che permette la creazione di un fondo di “biglietti sospesi”, biglietti gratuiti che saranno messi a disposizione di coloro che al momento non sono in grado di permettersi l’accesso alle attività culturali e di spettacolo.
Primo appuntamento del 2018 si terrà sabato 13 gennaio alle ore 21 la Compagnia Berardi Casolari porta in scena un omaggio a Domenico Modugno "io provo a volare". Una drammaturgia originale, che a partire da cenni biografici di Domenico Modugno e dalle suggestioni delle sue canzoni, racconta la vita di uno dei tanti giovani cresciuti in provincia pronti, sull’onda del mito, ad affrontare ogni peripezia per realizzare il sogno di diventare artisti. Ed è proprio attraverso la descrizione delle aspettative, delle delusioni, degli sforzi e degli inganni subiti da truffaldini incontri che si articola il viaggio fra comici episodi della realtà provinciale e alienanti esperienze metropolitane.
Spazio alla comicità, domenica 28 gennaio alle ore 17, Ivano Marescotti racconta il ciclismo “eroico” con lo spettacolo in abbonamento "Bestiale..quel giro d'Italia!".
Il Giro d’Italia del 1914 fu il più massacrante della storia ciclistica, con tappe di oltre 400 chilometri, che partivano di notte e si concludevano la notte successiva.
Lo vinse Alfonso Calzolari, l’unico bolognese, nativo di Vergato che è riuscito a portare la maglia rosa sotto le due torri. Fu ciclismo “eroico” nel senso più pieno, con i corridori sottoposti a fatiche inenarrabili, a specchio di un’Italia contadina e bracciantile che in quella corsa trovò gli interpreti della propria condizioni di vita.
Alla vigilia, non casuale, di un cataclisma come la Prima Guerra Mondiale.
Ivano Marescotti, accompagnato al pianoforte da Daniele Furlati, dà vita a una interpretazione esilarante e allo stesso tempo drammatica.
Musica e poesia, venerdì 2 febbraio alle ore 21, in abbonamento, Antonio Ramberti presenta "Dino e io", omaggio al poeta Dino Campana, i cui versi fenomenali, tenebrosi e trasognanti hanno guidato l’artista nei suoi primi esperimenti al Teatro Canzone.Dino e io ricorda questo viaggio in compagnia del poeta, una traversata oceanica di spazio e di tempo, di innamoramenti viscerali e di torbidi ma vitali allagamenti. Lo spettacolo si compone di cinque brani inediti e tre di repertorio e di alcuni contributi audio e video originali che fanno da legante all’esecuzione a pianoforte e voce delle canzoni, mentre un improbabile Don Chisciotte/Iggy Pop si aggira per la scena creando lo scompiglio. A seguire Incidenti musicali: recital di canzoni edite, inedite o totalmente improvvisate.
Il mattino seguente, per il ciclo Teatro Scuola Teatro – Racconti d’autore: Antonio Ramberti incontrerà gli studenti delle scuole di Novafeltria.
Profumo di pane, venerdì 23 febbraio, ore 21, in abbonamento il Teatro delle Ariette presenta "Tutto quello che so del grano", uno spettacolo fatto di pochi, semplici, elementi: una lettera, una focaccia, un uomo e una donna, la campagna e il teatro. Gli attori fanno il pane, lo preparano in scena e vogliono condividerlo con il pubblico, invitato a partecipare al convivio al termine dello spettacolo.
Un'autobiografia in cucina, tra grano e terra, lettere d'amore e ricordi. Un racconto intimo al profumo di pane fresco: un mondo sommerso che ritorna in vita alla luce bassa di un rito antico, poetico e quotidiano insieme.
Il mattino seguente, per il ciclo Teatro Scuola Teatro – Teatro delle Ariette "La vita attorno a un tavolo", incontro-laboratorio tra cibo e autobiografia dedicato agli studenti delle scuole di Novafeltria.
A conclusione degli spettacoli in abbonamento, la performance e la danza di R.Osa venerdì 9 marzo, ore 21, con Claudia Marsicano vincitrice del Premio Ubu 2018 come miglior attrice under 35. R.Osa si inserisce nel filone poetico di Silvia Gribaudi, coreografa che con ironia dissacrante porta in scena l’espressione del corpo, della donna e del ruolo sociale che esso occupa con un linguaggio “informale” nella relazionale con il pubblico. R.Osa si ispira alle immagini di Botero, al mondo anni 80 di Jane Fonda, al concetto di successo e prestazione. R.Osa è uno spettacolo in cui la performer è una “one woman show” che sposta lo sguardo dello spettatore all’interno di una drammaturgia composta di 10 esercizi di virtuosismo. R.Osa è un’esperienza in cui lo spettatore è chiamato ad essere protagonista volontario o involontario dell’azione artistica in scena. R.Osa fa pensare a come guardiamo e a cosa ci aspettiamo dagli altri sulla base dei nostri giudizi. Lo spettacolo mette al centro una sfida, quella di superare continuamente il proprio limite. R.Osa è in atto una rivoluzione del corpo, che si ribella alla gravità e mostra la sua lievità.
Seguono, per il ciclo Diventare adulti è un gioco da ragazzi, quattro domeniche di spettacoli dedicati ai più piccoli, sempre alle ore 17: 11 marzo – Teatro Patalò "Diario segreto di Pollicino"; 25 marzo – Fratelli di Taglia "Jack e il fagiolo magico"; 8 aprile – Giallo Mare Minimal Teatro "Cappuccetto e la nonna"; 22 aprile – Compagnia Fratelli di Taglia "Il folletto mangiasogni".
Inoltre per due fine settimana 17-18 febbraio e 17-18 marzo, sarà presentato il laboratorio intensivo di teatro per adulti "Origini" condotto da Nicoletta Fabbri.
Origini è una possibilità di studio su quello che sentiamo appartenerci in profondità, per natura e per cultura -sperimentare una riscrittura di sé e a mettere in luce quello che a volte si sfuoca col tempo, ma sempre resta fecondo. Origini reali, ma anche riscritte e inventate, lingue primarie, frammenti di ricordi e immagini del passato più lontano, sono il cuore e l’oggetto di un laboratorio teatrale breve e intensivo.
Infine, sabato 14 aprile alle ore 21 andrà in scena la presentazione finale del laboratorio di teatro condotto da Alice Toccacieli dal titolo "La melodie delle cose".
Fare spazio, creare un vuoto perché un incontro possa accadere, considerando il tempo-spazio del teatro come un luogo entro il quale poter mettere in campo una pratica del sentire. Non produciamo un gesto da immettere in una cornice, ma reagiamo a quanto raccolto dentro e fuori di noi. Non pensiamo a quello che dobbiamo fare meglio e nel minor tempo possibile, ma proviamo a metterci in gioco in una relazione che leghi il nostro corpo agli altri, nello spazio.