Rimini, Luca Argentero è 'Copperman': 'Non esistono persone diverse, ma persone speciali'. INTERVISTA
Anteprima a Rimini, al Multiplex Le Befane, mercoledì 6 febbraio

Un supereroe senza poteri, è Luca Argentero nel film “Copperman”, in uscita nei cinema. E proprio Argentero sarà a Rimini mercoledì 6 febbraio per l’esclusiva anteprima al Multiplex Le Befane, un evento speciale organizzato da Giometti Cinema. Assieme a lui ci sarà il regista Eros Puglielli. Una favola moderna il cui protagonista è una sorta di superman interpretato da Luca Argentero nei panni di Anselmo. Anselmo è un uomo con disturbi autistici che ricorda molto un Forrest Gump nostrano il quale però a un certo punto diventa un improbabile supereroe con corazza di rame. Da qui il titolo 'Copperman'. Il film è sicuramente inedito nel panorama italiano, grazie anche a un racconto surreale e pieno di colpi di scena che guarda a supereroi improvvisati, non ultimo Jeeg Robot.
Copperman, ovvero Anselmo, è un uomo che viaggia nel mondo con l’innocenza di un bambino e il cuore di un leone. Abbandonato dal padre, che lui crede un supereroe, Anselmo vive con la madre (Galatea Ranzi) che a forza di ripetergli quanto sia “speciale”, se ne è convinto anche lui. E proprio come Forrest Gump ha conservato nel tempo una purezza infantile e il candore disarmante di chi non conosce la diffidenza. Il suo grande amore è Titti (Angelica Bellucci/Antonia Truppo) conosciuta a scuola alle 10, 34 minuti e 12 secondi di un giorno speciale e poi inghiottita da un’assenza troppo lunga. E poi c’è Silvano (Tommaso Ragno), il fabbro del paese, arrivato non si sa da dove, che diviene suo padre putativo. Uno che ha poche parole e una pistola. E che è diventato suo amico dalle 11 e 47 minuti del 12 aprile 1991. Grazie a lui, Anselmo diventa Copperman.
“Fare il supereroe è sempre stato il mio sogno – così ha confessato l'attore – ma dietro al personaggio di Anselmo e lo spettro dell’autismo c’è stata una grande preparazione, mi è stato utile parlare con medici e genitori, il tutto per essere il più possibile rispettoso verso questa sindrome. Non esistono persone diverse, ma persone speciali”.
“E’ un film che lascia arricchiti, ne sono sicuro – continua Argentero – Anselmo è ancora qui con me, mi ha insegnato a guardare il mondo con occhi diversi, è una favola che parla di amicizia non convenzionale, amore tra bambini, amore per la propria madre, un messaggio universale che molto spesso dimentichiamo".
Interivste a Luca Argentero e al regista di Copperman, Eros Puglielli, di Mary Cianciaruso