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L'ex sindaco di Morciano di Romagna Claudio Battazza finisce a processo dopo 2 anni e mezzo di indagini

La decisione presa dal giudice ieri. Il rinvio a giudizio anche per la persona che lo ha ripetutamente calunniato

A cura di Redazione
18 ottobre 2019 05:49
L'ex sindaco di Morciano di Romagna Claudio Battazza finisce a processo dopo 2 anni e mezzo di indagini -
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L’ex sindaco di Morciano di Romagna Claudio Battazza è stato rinviato a giudizio dopo 986 giorni dalla disposizione della misura cautelare degli arresti domiciliari, poi revocati. Ne dà comunicazione egli stesso dal suo profilo Facebook.

«Sono trascorsi 986 giorni dal mio arresto per la vicenda della sponsorizzazione che la società Rinnovamento Ghigi ha sottoscritto nel 2011 a favore del comune di Morciano e oggi (giovedì 17 ottobre) il giudice ha deciso di sottopormi a processo. Ha inoltre deciso di accorpare a questo procedimento quello relativo all'installazione di gazebo nel territorio di Morciano (mentre per la questione dell’installazione dei pannelli solari è già arrivata la sentenza di primo grado, ndr)».

Assistito dall'avvocato Piero Venturi, Battazza è sicuro di poter «"dire la mia" su questa vicenda per dimostrare ancora una volta di aver operato nel pieno rispetto della legge e nel bene e interesse esclusivo della comunità morcianese. Vorrei inoltre farvi partecipi che in questi giorni ho ricevuto, in qualità di persona offesa, una nota del tribunale di Rimini con la quale mi viene comunicata la richiesta di rinvio a giudizio per avere “offeso la reputazione del sindaco di Morciano di Romagna, Claudio BATTAZZA”. Ho sempre considerato inaccettabile lo scontro politico fondato sullo scredito altrui e sulla diffamazione dell'avversario. Ma la politica è altro: è confronto, dibattito anche duro in alcuni casi, ma mai lesivo della reputazione è dell' onorabilità delle persone che non la pensano come te. Purtroppo questo non è quello che è accaduto nel corso del mio mandato amministrativo».

Battazza è stato arrrestato il 3 febbraio del 2017 dalla Guardia di finanza, all'epoca 58enne, per aver certificato false sponsorizzazioni alla fiera di San Gregorio e alla riqualificazione dell'ex Ghigi per quasi 400 mila euro, con l'obiettivo anche di raggiungere la parità di bilancio. Si è sempre dichiarato innocente e subito dopo l'esecuzione della misura cautelare si è dimesso da sindaco. Nel registro delle indagini anche il vicesindaco Stefano Dradi, la segretaria del comune Rosanna Furii, il ragioniere e l'intera giunta. Dopo 2 anni e 7 mesi di attesa, il giudice per le indagini preliminari ha disposto il rinvio a giudizio. Inizia così il processo per accertare eventuali responsabilità penali.

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