Promossi dieci allievi dell’accademia inArte grazie alla collaborazione con il Lettimi di Rimini

Le lezioni online sono andate alla grande ed è stato possibile conferire

I diplomati in violino grazie alla partnership tra Lettimi e accademia "InArte"

Lunedì 5 e martedì 6 ottobre dieci allievi di violino delle scuole di musica gestite da "InArte" hanno sostenuto gli esami di certificazione A e B alla scuola secondaria di secondo grado “Lettimi” di Rimini di studi musicali. Camilla Astolfi, Anna Benelli, Juliane Bordiglioni, Federica Ciani, Gabriele Gardini, Zhenglei Lin, Desirèe Negosanti, Silvia Quadrelli, Luca Robustelli, Mei Jiahe Zhou frequentano l'accademia InArte di Forlì e la scuola comunale di musica "Glenn Gould" di Bellaria-Igea Marina. È un passo importante del loro percorso di studi preparato durante l’estate insieme alla loro docente e direttrice delle scuole Ilaria Mazzotti.

Spiega la direttrice Mazzotti che “l’idea dar loro la possibilità di sostenere questi esami è maturata durante il periodo di quarantena, in cui fin da subito ho seguito i ragazzi attraverso la modalità online. Ancora scuole e realtà extrascolastiche non si erano organizzate e i ragazzi si sono dedicati con costanza allo studio del violino e si sono abituati alla routine della lezione. Tutti i miei allievi, anche i più piccoli, non hanno mai mancato ad una lezione. L’effetto è stato straordinario e mi ha fatto riflettere molto. Tutti i ragazzi si sono appassionati di più alla musica e al loro strumento. Cos’era cambiato? La cosa più evidente era il tempo a disposizione. Il tempo è il principale alleato del musicista: la musica va praticata, va curata, le va dato il giusto spazio, il giusto tempo. I miglioramenti sono stati tanto importanti da spingermi ad osare oltre. A febbraio pensavo di proporre gli esami di certificazione solo a due sui 10 allievi più grandi che ho. A maggio l’ho proposto invece a tutti e dieci. E tutti hanno accettato la sfida».

Le certificazioni sono un’attestazione di competenza che è propedeutica al triennio accademico che culmina con la laurea in musica. «ndipendentemente dal talento e dalla predisposizione personale di partenza tutti hanno avuto un evidente miglioramento dimostrando una crescita personale perlopiù inattesa. La pratica dello strumento è diventata un allenamento individuale: ciascuno, solo davanti ai propri limiti, svolge un importantissimo lavoro di autostima e di rafforzamento caratteriale in cui il maestro è un facilitatore. Il lavoro costante e il supporto esterno, dell’insegnante ma anche e soprattutto dei propri coetanei che affrontano le medesime difficoltà, hanno reso quella che sembrava una strada impercorribile un’opportunità importante, un’esperienza fondamentale al di là della possibile carriera musicale».

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