Dario Ciccioni

Sgrida batterista riminese per schiamazzi. La vicina è Patti Smith

Un incontro speciale e inconsueto per Dario Ciccioni, talentuoso batterista di Novafeltria che vive a New York

di Riccardo Giannini

Un incontro speciale e inconsueto per Dario Ciccioni, talentuoso batterista riminese, residente a New York. Giovedì sera (17 marzo), durante l'esibizione in un locale con la sua band, si è trovato vis a vis con una leggenda del rock, Patti Smith. L'artista non era lì però per un featuring o per congratularsi per la pur ottima esibizione, ma per lamentarsi, abitando nell'appartamento adiacente al locale: "Si è presentata alle 23.45, peraltro stavamo chiudendo la serata, perché non sforiamo mai oltre la mezzanotte. Era alterata, seppur educata: si è proprio lamentata delle vibrazioni della batteria, dicendo che le davano fastidio", racconta Ciccioni, 38enne originario di Novafeltria.

Il locale era il The Special Club, in un noto quartiere musicale di Manatthan, il Greenwich Village. "Non è la prima volta che suonavamo in quel posto, ma non solo: era già capitato che Patti Smith telefonasse o mandasse una persona per lamentarsi del volume".  Questa volta però è stata lei, in prima persona, a effettuare le rimostranze per la musica troppo alta, presentandosi in vestaglia e pantofole. "Quando il personale del locale le ha fatto notare scherzosamente che proprio lei si stesse lamentando del volume della musica,  ha risposto che non ascolta musica quando non è in tour. Ma era un suo modo per dire che non voleva essere disturbata, evidentemente", racconta Dario, un talento precoce della batteria. Iniziò a suonarla da bambino, fece parte di diverse cover band fino al 1997, quando entrò a far parte della band Opera. I primi passi in un mondo, quello musicale, che lo ha visto protagonista con altre band quali i Khymera, glI Hartmann, i Twinspirits, gli Empyrios. Suonò per Cesare Cremonini, nei tour televisivi di promozione del brano "Mondo", poi a settembre 2012 si trasferì a New York. Oggi è felicemente sposato e padre di un bambino di 5 anni, agente immobiliare (affitta ville per la vacanza in Italia), ma non ha appeso le bacchette al chiodo: "Qui il concetto di band è molto più fluido rispetto all'Italia. Si formano circuiti di musicisti e si compongono diverse formazioni, a seconda delle esigenze"

Oltre a Patti Smith, un incontro speciale è stato quello con la scrittrice Elizabeth Gilbert (autrice di "Mangia, prega, ama – Una donna cerca la felicità"), avvenuto qualche anno fa nella magica Broadway. "Un locale bellissimo, c'era il karaoke dalle 23 alle 2 di mattina con la musica live. Salivano sul palco, per divertirsi dopo una serata di lavoro in teatro, artisti incredibili come Billy Porter". Una sera fu appunto la Gilbert, nel locale con le amiche, a cimentarsi davanti al microfono: "Lo fece per scommessa, diciamo. Poi scrisse un post sui social, dove ha un seguito pazzesco, milioni e milioni di follower. Le chiesero il video dell'esibizione, ma non lo aveva. Così decise di fare una proposta". La scrittrice invitò i suoi follower a fare una donazione per una missione in Nepal: se fossero stati raccolti 100.000 dollari, lei sarebbe tornata sul palco a esibirsi, in favor di videocamera. In cinque giorni il target fu ampiamente superato, circa 110.000 dollari, e la Gilbert sfoggiò sorprendenti doti vocali con "Total Eclipse of the Heart" di Bonnie Tyler. "Un canzone non facile peraltro", evidenzia Ciccioni, un altro talento che ha reso orgogliosa l'Alta Valmarecchia. "A Novafeltria, prima del Covid, ci tornavo religiosamente, almeno una volta all'anno – racconta – mentre lo scorso anno mi sono accontentato di un po' di ferie in agosto". "Però torno in incognito – scherza – se annuncio che torno a Novafeltria, rischia di diventare un lungo benché piacevole pellegrinaggio, visto che sono tante le persone con cui dovrei prendermi una birretta". 

 

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