Stop alla lezione scolastica durante il Ramadan, studenti invocano il loro diritto
Evento didattico sospeso in una scuola della Romagna

Lezione scolastica annullata perché prevedeva il supporto di brani musicali e due alunni di religione musulmana hanno invocato il loro diritto a non ascoltare musica dato che è iniziato il periodo del ramadan. È accaduto in una scuola della Romagna. Ne dà notizia su Facebook la giornalista Elide Giordani, in passato anche membro del Consiglio nazionale dell'Ordine dei giornalisti, che riporta le parole di un docente di Letteratura, suo amico, "frustrato", riferisce, per l'accaduto. "Questa mattina – dice il docente secondo quanto riportato da Giordani – mi è stato impedito di fare una lezione con il supporto di brani musicali perché due studenti della classe hanno invocato il loro diritto a non ascoltare musica dato che è iniziato il ramadan e loro sono islamici. E questo per tutto il mese in corso. Non era una festa, ovviamente, ma una scelta educativa in cui l'ascolto è il necessario strumento della didattica. Neppure i dirigenti dell'istituto hanno saputo che pesci prendere. Tutto è stato rimandato alla volontà dei genitori dei due studenti ed eventualmente dell'imam. Se diranno sì potremo proseguire se no non si fa nulla, con buona pace dell'autonomia educativa e della consapevolezza dei diritti di tutti, non solo di chi sceglie di non ascoltare musica per ragioni religiose. Ma perché non scegliere per gli studenti (come si faceva un tempo per l'ora di religione…) un'attività alternativa? Perché farli uscire, risponde il docente al colmo dell'indignazione, viene considerato mortificante".