Combattere la povertà educativa: a Morciano patto tra scuola, comuni ed associazioni

Firmato il ‘Patto educativo di comunità" che impegna il Gobetti-DeGasperi e 15 realtà

I firmatari del Patto

È stato firmato il Patto di comunità dall’ISISS “P. Gobetti – A. De Gasperi”, e 15 realtà tra agenzie educative, Comuni, e associazioni che a vario titolo fanno parte dell’intera Comunità educante presente nel territorio. È la prima volta che un Istituto Scolastico della Provincia di Rimini condivide e sottoscrive un documento per la più ampia realizzazione del servizio scolastico, tra sussidiarietà e corresponsabilità educativa. 

Hanno aderito il Comune di Morciano, il comune di Montefiore, l'Isc Mondaino, la protezione civile di Morciano, l'ass. sportiva 360 sport, l'ass. San Michele Arcangelo, l'ass. Humanitrip, l'ass. Papa Giovanni XXIII, l’ass.  Gruppo Volontari per l’Handicap “Davide Pacassoni”, l'ass. Volontaromagna, l'ass. Ali di Farfalle, la Coop sociale Ca' Santino, il Circolo Nautico Cattolica, la parrocchia di San Michele Arcangelo e la Coop sociale il Gesto.
Gli Enti Locali e le realtà del Terzo settore, presenti l’11 Maggio presso la sede dell’Istituto Scolastico Gobetti hanno ribadito i principi e i valori costituzionali fortificando l’alleanza educativa, civile e sociale.

"Il Patto Educativo di comunità – ricorda la Dirigente Scolastica, Simona Flammini– è una modalità di costruzione della “comunità locale” che si assume la responsabilità di “essere educante”, e per questo capace di assumere i percorsi di crescita ed educazione dei bambini e bambine, dei ragazzi e ragazze come propria responsabilità.
Individuando come priorità la cura e la presa in carico delle situazioni di maggior fragilità, lavorando per rimuovere le disuguaglianze e per prevenire e contrastare la povertà educativa."

L’obiettivo del Patto Educativo di Comunità è quello di attivare un processo integrato tra pubblico e privato finalizzato a contrastare e prevenire i fenomeni della povertà educativa, dell'abbandono scolastico e del fallimento formativo e allo stesso tempo valorizzare e mettere a sistema tutte le esperienze educative e tutte le risorse del territorio, in una stretta connessione con le istituzioni scolastiche, l'ente locale e i suoi servizi, le organizzazioni del civismo attivo e del privato sociale. Un “patto” capace di configurarsi come presidio ad alta densità educativa inteso come luogo capace di attivare un processo che rafforza e valorizza la scuola pubblica, come laboratorio sociale e di comunità, in un'idea di scuola che si lascia attraversare dal territorio e che per questo sa progettare l'offerta educativa ampliando le opportunità di apprendimento e di crescita personale;
A partire già dall’estate, l’intento è quello di favorire il protagonismo e la partecipazione attiva di alunni e alunne e delle famiglie, sviluppare percorsi di cittadinanza attiva e di solidarietà, curare le relazioni e la qualità degli spazi pubblici all'interno della comunità educante.

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