Ex Questura: ecco come sarà riqualificata l'area. 'Diventerà un quartiere vivo a attrattivo'
Sicurezza, spazi di socializzazione, sport per ogni età e parcheggi. Nuove opportunità per gli abitanti e l'intera città

Cosa prevede il progetto nel'area della ex Questura. Che cosa nascerà? Ci saranno parcheggi? Un centro commerciale? Che peso avrà l'edilizia residenziale? E quella pubblica?
Da sette mesi Ariminum Sviluppo Immobiliare ha avviato lo studio su ciò che può dare le migliori risposte alla necessità di riqualificare l’area in via Bassi a Rimini, come annunciato pubblicamente a gennaio e anticipato al Sindaco Jamil Sadegholvaad in un incontro a metà dicembre. Per la cronaca, la società ASI Sviluppo Immobiliare con sede a Bologna di cui fanno parte imprenditori emiliani, ha già effettuato interventi in territorio romagnolo e per la prima volta si confronta con quello riminese. All'asta si è aggiudicato all'asta il maxi immobile in disuso da più di vent'anni per 14,5 milioni di euro. Martedì ASI mattina ha illustrato a grandi linee , sul campo, il suo progetto che entro il mese di giugno sarà illustrato al sindaco nella sua interezza: quello che nascerà ha l'ambizioso proposito di diventare il fiore all'occhiello di Rimini.
ASI ha come propria missione la rivitalizzazione delle aree urbane e il lavoro ha richiesto qualche settimana in più del previsto per mettere a punto la proposta, che è ormai definita nelle linee fondamentali. Della struttura esistente, ridotto ormai ad un bivacco – durante la conferenza stampa si è materializzato un 'ospite' – da subito messa in sicurezza dalla nuova proprietà, nulla sarà recuperato.
La società proprietaria dell’area ha affidato ad un team multidisciplinare, guidato dall’Arch. Leonardo Cavalli di Oneworks e composto da esperti e appassionati professionisti – architetti e urbanisti, ma anche sociologi, educatori, paesaggisti – il compito di dedicarsi alla comprensione e l’analisi dei bisogni profondi della città di Rimini, su come utilizzare al meglio i circa 30.000 mq di un’area che da anni si trova in una condizione di grave degrado, con ricadute negative non solo per i quartieri limitrofi ma per l’intera cittadinanza.
Oneworks è una società di progettazione e consulenza che offre un approccio integrato all'architettura, alle infrastrutture e all'ingegneria urbana. Nei suoi obiettivi ci sono la creazione di luoghi dinamici, intuitivi e sostenibili in cui le persone e le comunità possono connettersi con il loro ambiente e tra loro.
“La rinascita di quest’area passa attraverso il sapiente utilizzo dell’innovazione, indirizzando lo sviluppo su modelli di rivitalizzazione urbana consolidati, con buone pratiche mutuate da casi interessanti non solo in Italia ma nei Paesi leader nello sviluppo del welfare urbano. Intendiamo consegnare alla città uno spazio denso di opportunità, che siano davvero per tutti” ha detto Piero Aicardi, Amministratore unico di ASI.
L’analisi sviluppata guarda quindi ai più avanzati ed efficaci benchmark di rigenerazione urbana, disegna un futuro positivo per un’area in grado di esprimere un grande valore umano, sociale, funzionale ed estetico.
“Il progetto che presenteremo il mese prossimo – ha detto l’Arch. Leonardo Cavalli – è anche per noi molto sfidante perché la committenza ci ha chiesto di considerare, oltre alla peculiarità dell’area e la sua posizione strategica, una forte componente legata alla funzione sociale che dovrà svolgere e coerente con la direttrice intrapresa dall’Amministrazione in questi anni”.
ASI desidera quindi dar vita a nuove opportunità per i cittadini, con un intervento a forte ‘matrice sociale’ ed economicamente sostenibile, nell’assoluto rispetto degli schemi e delle funzioni urbanistiche già presenti nel Piano Integrato del 2020 promosso dalla precedente Amministrazione, che già aveva definito la necessità di un profondo intervento di riqualificazione.
"La prospettiva evidenziata dal sindaco Jamil Sadegholvaad – le parole di Marco Da Dalto, coordinatore del progetto – è sintonizzata con ciò a cui stiamo lavorando e siamo convinti rappresenterà per Rimini una nuova occasione da aggiungere alla serie di grandi interventi compiuti in questi anni per rinnovare la qualità urbana della città”.
“La rinascita dell’area passa attraverso il sapiente utilizzo dell’innovazione, indirizzando lo sviluppo su modelli di rivitalizzazione urbana consolidati, con buone pratiche mutuate da casi interessanti, non solo in Italia ma nei Paesi leader nello sviluppo del welfare urbano. Intendiamo consegnare alla città uno spazio denso di opportunità, che siano davvero per tutti” ha aggiunto l’arch. Leonardo Cavalli, indiscusso esperto del settore.
Queste le linee che caratterizzano la prima analisi di rigenerazione dell’area e che consentiranno di portare servizi utili al quartiere, migliorando la qualità della vita e l'accessibilità di beni e servizi per gli abitanti "storici", ma anche di attrarre nuovi utenti e nuovi residenti.
Spazi multifunzionali per tutte le età.
Un progetto integrato con al centro un parco attrezzato intorno al quale si sviluppano tutte le nuove funzioni residenziali e pubbliche di un quartiere vivo e attrattivo, in primis per i giovani e le giovani famiglie.
Sicurezza (e bellezza).
Spazi aperti e dedicati a tutte le fasce della popolazione, integrando diversi servizi, per portare vitalità e bellezza dove ora ci sono paura e degrado ed aggiungere sicurezza diffusa a beneficio di tutta la città.
Parcheggi
250 nuovi posti auto a servizio della città. “Si tratta di un intervento in cui crediamo molto, proprio per l’alto valore rigenerativo che contiene – ha proseguito Marco Da Dalto – e che vogliamo coinvolga tutta la cittadinanza, a partire dai suoi Amministratori ai quali abbiamo chiesto l’opportunità, a breve, di verificare insieme quanto l’utilizzo degli spazi pubblici coincida con i punti programmatici espressi dal Sindaco Sadegholvaad in campagna elettorale. Il fil rouge che caratterizza tutti i nostri interventi in contesti urbani è la concretezza e la costante apertura: per questo invitiamo i cittadini a mettersi in contatto con noi per offrire spunti su come immaginino il futuro degli spazi pubblici di questa area. A breve sarà disponibile un servizio online dedicato”.
Infine, sul tema riguardante la presenza di una struttura commerciale, Da Dalto ha precisato: “Misurare il progetto partendo dai mq destinati ad aree commerciali è fuorviante e genera strumentali pregiudizi. Ci atterremo alle norme e agli impegni, nulla più. Preferiremmo nemmeno parlarne perché alla luce di quanto esposto è tema marginale. Quella che abbiamo in mente è una realizzazione che porterà Rimini ad essere un esempio nazionale per la qualità dell’intervento e la potenza della rigenerazione urbana garantita”. Nessun centro commerciale, in sostanza, ma un punto vendita di 1.500 metri come previsto nel Piano Integrato. Sarà Esselunga come si vociferr? “Ancora non lo sappiamo. A chi tratta con i possibili interessati abbiamo chiesto nomi di prima fascia. Offrirà comunque 80-100 nuovi posti di lavoro” spiega Da Dalto.
Un intervento – è la conclusione – in cui l'interesse pubblico per quantità e qualità è prevalente sull'interesse privato e pur essendo l' investimento importante viene garantito l'equilibrio economico finanziario dell'opera complessiva.
Come realizzarlo? La via più breve rispetto al PUG – Piano urbanistico Generale – è lo strumento territoriale dell'Accordo di Programma.