Vacanze insicure: al mare arrivano i turisti, ma mancano bagnini di salvataggio

Nonostante i continui appelli, l’associazione salvataggi di Rimini segnala la tardiva attivazione del servizio di salvamento

Le temperature estive di questo scorcio di maggio hanno spinto molti riminesi a trascorrere il fine settimana in spiaggia. Considerate le previsioni del tempo, con caldo in intensificazione e i primi valori sopra i 30 gradi previsti nell'entroterra, è facile ipotizzare un bis per il prossimo weekend.

L'associazione Marinai di Salvataggio lamenta però l'assenza del servizio di salvamento, con gravi rischi per la collettività: il servizio, come stabilito da ordinanza regionale, si attiva a fine maggio per poi concludersi a metà settembre. Ma prima, parte la corsa all'ombrellone e al lettino, in presenza di condizioni meteo favorevoli: e per l'associazione è un controsenso non pensare alla sicurezza dei bagnanti. Nel mirino anche la gestione "in ottica di risparmio 
economico aziendale da parte dei balneari e a discapito della collettività, il tutto in concordanza con le amministrazioni comunali"
, attacca l'associazione, che si fa promotrice di un ulteriore appello: "Chiediamo che la gestione e la fornitura del Servizio di Salvamento, essendo un Servizio Pubblico Essenziale, venga gestito e fornito senza riserve di delega direttamente dalle amministrazioni territoriali locali (Comuni o Regione) e non da imprese commerciali prive del benché minimo senso civico", evidenzia l'associazione. 

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