Cameriere ai domiciliari va a lavorare nel giorno di riposo: arrestato per evasione
Nei guai un 21enne, che è attualmente indagato per due episodi di rapina

Si reca a lavorare nel giorno libero e viene arrestato per evasione dai domiciliari: è quanto capitato martedì scorso (26 luglio) a un 21enne, nato e residente a Rimini, la cui famiglia è di origine nordafricana. Il giovane, difeso dall'avvocato Luca Campana, era ai domiciliari dallo scorso giugno, indagato per due rapine: la prima risalente all'agosto 2021, la seconda al febbraio 2022. In tali occasioni l'indagato è accusato di aver minacciato le vittime con un coltello e di averle rapinate.
Martedì scorso alle 18.30 i Carabinieri hanno effettuato il controllo di routine nella casa in cui il 21enne vive con i genitori, senza trovarlo: era uscito a piedi, diretto all'hotel in cui lavora come cameriere. I colleghi sul posto hanno riferito ai Militari, giunti intorno alle 18.45, che il giovane aveva svolto il turno mattutino ed era atteso per quello serale. É infatti arrivato una ventina di minuti dopo ed è stato arrestato. Era autorizzato a lasciare la propria abitazione solo per lavorare, ma quel giorno, essendo il riposo settimanale, non doveva prendere servizio. Inoltre è apparso sospetto, ai Carabinieri, il troppo tempo trascorso dall'uscita di casa all'arrivo in hotel (a piedi è un tratto percorribile in una decina-quindicina di minuti). Mercoledì scorso (27 luglio) il 21enne è stato processato per direttissima, assistito dall'avvocato Viviana Pellegrini in sostituzione del collega Campana: il giudice lo ha messo in libertà, disponendo il ripristino della misura dei domiciliari.