Via il verde dal parco della cava, cittadini furiosi: 'é il Donbass di Rimini'
Il comitato torna all'attacco: 'Sempre più alberi da abbattere per far spazio al cemento'

Il comitato di cittadini "per il parco della cava di Rimini" rilanciano la loro battaglia per la salvaguardia del verde del parco. "Parliamo di alberi secolari, piante che sono sopravvissute ai bombardamenti degli alleati e che vengono minacciate dall'amministrazione pubblica di Rimini", scrive in una nota il comitato, che denuncia: "Con la scusa del sottopasso pedonale nell'ambito dei lavori per la rotonda tra la Statale Adriatica e la consolare di San Marino, accanto alla Polisportiva Garden, vengono nottetempo segnati con delle croci sempre più alberi destinati all'abbattimento in modo da spianare la strada alle gettate di cemento".
I cittadini non usano mezzi termini, con una metafora ardita definiscono il parco "il Donbass di Rimini". E lamentano la scarsa informazione, da parte dell'amministrazione comunale, verso i cittadini: "Nessun contatto, nessun progetto comunicato alla popolazione, solamente alcuni schizzi generici su pagine internet disperse sul web".E invece "Ammassano ruspe e scavano trincee senza dare la possibilità alle persone di rendersi conto di ciò che sta per accadere".
Il comitato accusa la politica di "mendicare consenso elettorale smerciare promesse"e dopo il voto di sparire: "Non li troverete ad osservare i cantieri con le le mani incrociate dietro la schiena perché hanno altro da fare".
I residenti nella zona del parco della cava continueranno però a vigilare sul cantiere: "Siamo solo noi costretti ad osservare attentamente l'operato dell'impresa edile che ristruttura il nostro piccolo appartamento. Lo facciamo per controllare che i lavori vengano svolti al meglio e lo facciamo perché è casa nostra. Loro no, loro non sentono Rimini casa propria. Inviano plotoni di operai e schiere di ruspe, scavano trincee e nel migliore dei casi ci raccontano che, nonostante siano molto dispiaciuti, la guerra era inevitabile".