L’evoluzione del poker, il gioco tanto amato ha origini antichissime

In molte zone del mondo, il poker viene considerato come un gioco che allena la mente

Ph Shutterstock.com

Sangue freddo, mente lucida, logica e buona memoria. Sono queste le quattro caratteristiche fondamentali del bravo giocatore di poker, come ben sanno coloro che seguono i tornei internazionali, ma come dimostrano anche romanzi e film, che presentano questo gioco di carte come l’ambiente ideale per agenti segreti o eroi. In molte zone del mondo, del resto, il poker viene considerato come un gioco che allena la mente, al pari degli scacchi.

Un’origine antica ma non del tutto certa
Non tutto sanno, però, che il gioco tanto amato ha origini antichissime. Si parla di migliaia di anni fa. Qualcuno sostiene che sia ispirato al gioco persiano noto come As Nas e che ad importarlo in Europa siano stati i soldati francesi; altri dicono che le origini del poker siano riconducibili a un gioco di carte a domino praticato da un imperatore cinese del X secolo; mentre molti sono convinti che si tratti di un gioco nato in America. Ipotesi che si alternano, perché in fondo non esistono delle certezze. Si azzardano interpretazioni confuse, che a volte appaiono complicate anche per via di un po’ di mitologia. Pure sull’origine del nome del gioco esistono proposte interpretative differenti. Secondo alcuni appassionati di storia la parola “poker” potrebbe derivare dal francese “poque”, che significa ingannare, mentre per altri verrebbe dall’inglese “poke”, che vuole dire spingere. Due origini differenti, che mostrano però un elemento comune: quello del bluff, della persuasione dell’avversario, della costruzione di una realtà diversa di fronte a lui, per poterlo ingannare e battere.

Il viaggio inizia dalla Francia
Secondo gli esperti, in Europa il precursore del poker è stato appunto il Poque, che era diffuso in Francia nel XVII secolo. Simile al tedesco Pochen, questo gioco prendeva origine dal gioco spagnolo Primero del XVI secolo, nel quale tre carte venivano distribuite a ciascun giocatore e il bluff (ovvero la tendenza a puntare tanti su carte che non avevano un valore effettivo, nell’intento di confondere l’avversario) era una parte fondamentale del gioco. Dalla Francia, dove aveva un grande seguito e successo, i coloni francesi portarono il Poque anche nei loro insediamenti in Nord America e in particolare a New Orleans e nella zona intorno alla città.  Sarebbero stati proprio i coloni anglofoni di quella regione a trasformare il nome francofono in qualcosa di più simile e ad adattare quel gioco a una formula più simile a quella moderna e contemporanea.

Il successo al di là dell’Oceano

Qualunque sia stata l’origine del poker e del suo nome, comunque, è certo che il suo principale sviluppo è avvenuto in America e in particolare nell’West dei pistoleri e dei banditi. Durante la Guerra di Secessione, il gioco affascinò i soldati e si diffuse. Dalla zona di New Orleans, il poker si diffuse grazie ai viaggi fluviali lungo il Mississippi. I soldati del Nord e del Sud giocarono a poker durante la Guerra Civile e da lì la diffusione fu impossibile da frenare. Al di là dell’Oceano, storie e film sono popolati di personaggi affascinanti ed equivoci, che trascorrevano il loro tempo nei saloon sfidandosi a carte: appunto il poker. Anche per i coloni che si spostavano inseguendo nuove frontiere, però, era comune portarsi dietro dei mazzi di carte. Dall’America, dove si era infiltrato in tutti gli ambiti e le professioni, il gioco ritornò trasformato in Europa grazie alla regina Vittoria, essendo una donna curiosa e all’avanguardia, sentì il ministro americano in Gran Bretagna che spiegava il gioco ai suoi amici e decise di chiedere dettagli sulle regole.

In Europa nello zaino dei militari

A favorire la diffusione del poker in Europa furono anche i soldati americani impegnati nella Prima Guerra Mondiale. Nel corso del tempo, però, sono diverse le formule che hanno raccolto consenso e si sono radicate. Si è passati dal five-card draw, il poker a cinque carte al seven-card stud, che ne coinvolge sette, fino al Texas Holdem, che ha iniziato la sua ascesa negli anni Settanta, quando è diventato il gioco principale delle World Series of Poker, seguita a livello internazionale. Passaggi avvenuti anno dopo anno, a partire dal 1834, quando si cominciò ad usare il mazzo a 52 carte che risulta ancora in voga oggi. Con il tempo, dalla prima versione del gioco nacquero diverse varianti, che ebbero successo tra cui l’Omaha e il Texas Holdem. Quest’ultimo ha ottenuto una particolare spinta da quando esiste il gioco online, grazie alle piattaforme di operatori che rendono il gioco il più possibile fluido e divertente. In particolare, nell’industria del gioco online esiste un provider che è riconosciuto come uno dei migliori nel mercato italiano e che si attiene alle normative sul gioco d’azzado  che non solo garantiscono massima sicurezza e controlli accurati per evitare problemi e rischi di raggiri, ma sono anche in grado di offrire esperienze di gioco a diverso livello di coinvolgimento. Questo operatore, insieme al poker classico, offre tante varianti differenti, ma propone ai suoi utenti guide specializzate per aiutarli a padroneggiare il gioco e a coquistare i migliori risultati nei suoi tornei di Texas Holdem. Occasioni per vivere al meglio il mondo del gioco e della sfida alla sorte, senza doversi spostare da casa o intraprendere viaggi lunghi e dispendiosi.

Un gioco che piace molto ai vip
A rendere popolare il gioco del poker, comunque, sono stati anche i tanti vip che si sono dedicati al poker nel corso dei decenni. Qualcuno è stato direttamente testimonial di case da gioco, altri si sono lasciati stregare dalle sfide, come ad esempio Ben Affleck, Matt Damon, George Clooney o Robbie Williams. Anche in Italia personaggi famosi del mondo dello sport come Buffon, Magnini e Totti hanno confessato di non disdegnare una partita a poker. Ma è evidente che con figure così importanti che offrono la loro “benedizione” alla disciplina, agendo in qualche modo da influencer, il suo successo diventa inevitabile. Secondo alcuni osservatori, poi, a far amare il poker è anche la possibilità di usare al meglio strategia e intelligenza, sfruttando competenze che poi servono anche nella vita e nella professione.

L’evoluzione in Italia

Nonostante questi vantaggi e “benefici” il poker in Italia si è affermato con lentezza. Colpa forse del predominio dei giochi di carte tradizionali, come la scopa, la briscola o il tresette, che venivano praticati da generazioni, quasi trasmessi di padre in figlio, e facevano guardare al poker come al  gioco “degli americani”, di cui diffidare, come accade di fare con tutte le novità. A far amare il gioco anche nel nostro Paese hanno probabilmente contribuito da un lato il consenso dei vip e dall’altro la fascinazione del grande schermo, con film come “Il giocatore – Rounders”, uscito nel 1998 che aveva per protagonista un affascinante Matt Damon. Il poker ormai è molto diffuso in tutte le sue varianti anche in Italia. Nei casinò terrestri del Paese si possono praticare tutte le formule. Per esempio, a Venezia, nel casinò più antico del mondo, si gioca a Texas Holdem e Caribbean Stud, mentre a Sanremo c‘è una sala dedicata al Texas Holdem. Uno dei giochi che piacciono molto, visto che, specie nelle versioni a torneo, è possibile prevedere in anticipo quale sarà la cifra vincolante e quindi evitare di andare incontro a una potenziale perdita che vada oltre il proprio budget.

Lo sviluppo grazie al gioco on line
Nel nostro Paese, però, ad attrarre nuovi appassionati è soprattutto il mondo dell’on line, come conferma un articolo pubblicato di recente dal quotidiano Repubblica, secondo il quale il gioco su dispositivi mobili è un mercato enorme, che nel 2021 ha generato 116 miliardi di dollari a livello globale. Quanto al poker on line, piace tanto in Italia forse anche grazie al fatto che una regolamentazione rigida allontana dalla scena tutti gli operatori illegali o inaffidabili. Da noi le prime piattaforme per il poker a torneo sono state registrate intorno al 2008 e da lì in poi la diffusione e il successo sono stati costanti. E continuano ad aumentare, anche grazie alle nuove tecnologie, che con novità come il livestream hanno reso il gioco ancora più divertente. Il livestream poker permette ai giocatori di mettersi alla prova con altre persone e con un croupier dal vivo, proprio come avviene nelle strutture terrestri, ma dal divano di casa, comodi e protetti, in assoluta tranquillità. Un esempio tipico è quello del poker nella sua versione più famosa, ossia il Texam Holdem, proposto dalla piattaforma 888poker.it. Un’esperienza totalizzante ed appassionante, che conquista i giovani ma anche le persone più mature.

Rispondi

Scopri di più da altarimini.it

Abbonati ora per continuare a leggere e avere accesso all'archivio completo.

Continue reading