Valmarecchia, spopolamento frena lo sviluppo. Consigliere Pd: "Serve confronto tra sindaci disuniti"

‘Sindaci pensano solo a promuovere se stessi’, evidenzia la nota di Sauro Mercatelli

Veduta da San Leo (foto di repertorio)

La legge sulla rigenerazione urbana è ritornata con l'insediamento del nuovo Parlamento e l'inizio della nuova legislatura tra i temi caldi del dibattito politico. In merito, il consigliere comunale di Novafeltria del Partito Democratico, Sauro Mercatelli, guarda in casa propria e alle opportunità future da non lasciarsi fuggire. La "lista della spesa" per costruire il domani è lunga, ma non impossibile se "le Istituzioni e gli Amministratori che la rappresentano (la Valmarecchia, ndr), pensassero ad introdurre un nuovo percorso, lanciando a tutti il tema su come e su cosa Costruire il Futuro", scrive il consigliere Mercatelli. 

"Un nuovo Ospedale e una più efficiente rete socio sanitaria; la filiera dell’istruzione scolastica e del lavoro nell’ottica di una possibile prospettiva di cittadella universitaria; una differente e più efficace mobilità dai capoluoghi alle città e dalle frazioni ai centri di servizi e una viabilità più comoda, moderna e sicura" sono, secondo il consigliere Sauro Mercatelli, tra i temi principali che servono al dibattito collettivo per "migliorare la capacità attrattiva di un'area vasta e interna come la Valmarecchia, nonché la qualità della vita" dei cittadini che la compongono.

L'auspicio espresso da Mercatelli è quello che "Comuni, Unione montana, Partiti, Associazioni, Onlus del terzo settore, Imprese, Studenti, Organismi scolastici, Sindacati, Pro Loco, Società sportive, Cittadini normali" si invitassero per dibattere e costruire il proprio domani, diversamente da come stanno affrontando il problema i Sindaci di una Valle che "ormai promuovono solo se stessi" senza pensare ad uno sviluppo d'insieme che viaggi seguendo una direzione condivisa fra tutti.

Senza "piani, programmi e bilanci" da parte di nessun Comune, l'obiettivo di "arrivare a crescere in tutta l'Alta Valmarecchia, fino ad arrivare ad almeno 25.000 abitanti" rimarrà un miragggio. "Non è più il tempo e il momento di sostenere il famoso detto del 'piuttosto che niente', che assomiglia tanto e troppo all’epoca feudale e delle concessioni dei signori ai sudditi – conclude la nota del consigliere comunale.

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