Lavoro, a Rimini camerieri e cuochi i più ricercati. Ma nel 39% dei casi è difficile trovarli
Lo evidenziano i dati del bollettino annuale di Unioncamere, Anpal e dalle Camere di commercio italiane

A Rimini camerieri e cuochi sono le figure professionali più ricercate, ma nel 39% dei casi di difficile reperibilità. È quanto emerge da "Excelsior Informa", il bollettino annuale sui fabbisogni occupazionali delle imprese industriali e dei servizi, realizzato da Unioncamere, Anpal e dalle Camere di commercio italiane.
Per le imprese di Rimini erano state previste, nel 2022, 47.420 entrate, un numero molto superiore al 2020 e al 2021. Ma rispetto a un anno fa aumentano le difficoltà di reperimento delle figure desiderate da parte dei datori di lavoro: 40%, più 13% rispetto al 2021.
FOCUS PROVINCIA DI RIMINI L’indagine rileva che nel 2022 sono state previste 47.420entrate,nel 2021 erano 38.460 e nel 2019 38.170. Le imprese che hanno dichiarato di assumere sono risultate il 71%, per il 28% dei casi hanno ricercato giovani con meno di 30 anni e le difficoltà di reperimento delle figure desiderate dagli imprenditori, pari al 40%, sono cresciute di ben 13 punti percentuali rispetto al 2021.
I contratti proposti sono stati per l’87,4% da dipendenti in lieve calo (10,6 tempo indeterminato, 66,4 determinato e 10,5% di altro tipo) e per il 12,6% in crescita nelle forme ‘flessibili’ (6,5 somministrazione/interinali e 6,1% di collaborazione/partite Iva/altri); per il 29% in sostituzione di personale in uscita (re-placement) e per il 27% destinati a nuove figure (non già presenti in azienda) probabilmente rivolti a giovani.
Iprimi 5 settori di attività per entrate programmate del 2022 sono stati: servizi di alloggio e ristorazione e servizi turistici, con 19.280 (14.820 dato 2021) entrate previste; commercio e riparazioni, con 5.480 (5.260 nel 2021); altri servizi, con 4.630 (3.650); servizi operativi di supporto alle imprese e alle persone, con 3.470 (2.740); costruzioni con 3.070 (2.660).
L’area aziendaledi inserimento per il 54,2% dei casi è stata la ‘Produzione di beni ed erogazione di servizi’, il 36,2% delle richieste erano rivolte a giovani (fino 29 anni) per ‘Aree commerciali e della vendita’, le maggiori difficoltà di reperimento (51,1%) sono state segnalate per le ‘Aree tecniche e della progettazione’.
Le 5 professionipiù richieste in valore assoluto (in base alla classificazione ISTAT CP2011 3 digit) sono state: addetti nelle attività di ristorazione con 12.850 unità (11.170 2021) per il 39% dei casi difficili da reperire; personale non qualificato nei servizi di pulizia con 5.220 entrate (4.460), con il 27% di difficoltà; addetti alle vendite 3.600 unità (3.290), 32% difficili da trovare; conduttori di veicoli a motore per 2.830 unità (1.770) con ben il 61% di difficoltà di reperimento; impiegati addetti all’accoglienza della clientela con 2.300 unità in ingresso previste, difficili da reperire per il 37% dei casi.
I titoli di studio più richiesti sono state le qualifiche professionali di 3 o diploma professionale di 4 anni, 40% dei casi (comprensivi delle entrate potenziali), seguiti dai diplomi (5 anni) 29% delle richieste, dalle lauree 9% (+1%) e ITS Istruzione tecnico superiore 1%. Nel 22% rimanente delle situazioni era richiesta la sola scuola dell’obbligo, probabilmente prevedendo di formare il personale all’interno delle imprese.
Le difficoltà di reperimento dei profili professionali ricercati,pari al40,1% delle entrate previste, si sono avute, nel 24,1% dei casi per mancanza di candidati, nel 11,9% per preparazione inadeguata e nel 4% per altri motivi. L’esperienza era richiesta nel 67,1% dei casi, per il 17,5 nella specifica professione e per il 49,6% almeno nel settore.
Per quanto riguarda gliinvestimenti formativi e digitali,il 19% delle imprese ha dichiarato di avere effettuato corsi di formazione per i propri dipendenti, come nel 2021; le aziende che hanno dichiarato di avere effettuato investimenti di elevata importanza per le strategie aziendali (tecnologici, organizzativi, dei modelli di business) relativamente alla trasformazione digitale nel solo 2022 continuano a essere in forte crescita (16 aspetti analizzati) rispetto alla media del quinquennio precedente 2017-2021.
I canali più utilizzati per il reperimento sono le conoscenze dirette per il 43% (Emilia-Romagna ER 39% e Italia IT 42%) e quelle tramite conoscenti, amici parenti, per il 41% (ER 32%, IT 33%), seguono i CV inviati alle imprese, per il 37% (Emilia-Romagna ER 37%, Italia IT 33%).
Le competenzepiùrichieste sono flessibilità e adattamento per l’84% dei laureati, 88% dei diplomati ITS, 72% dei diplomati e 60% dei qualificati.