Case ai senzatetto per lasciare la strada, il progetto del Comune di Rimini entra nel vivo

Saranno 13 gli appartamenti predisposti

Foto di repertorio

Dare alloggio a una decina di senzatetto, ma non solo: farli diventare cittadini responsabili e autonomi, inserendosi pienamente nella comunità riminese. È il cuore del progetto "Prima la casa". Promosso e finanziato dal Distretto di Rimini con un contributo di 105.000 euro per l’anno 2023, il progetto ha l’obiettivo di favorire l’integrazione sociale dei senza fissa dimora stanziali nel territorio di Rimini, attraverso l'inserimento in abitazioni autonome che consentano loro di riacquistare lo status di cittadini, responsabili e autonomi. "La premessa sostanziale di questo modello – spiega l'amministrazione comunale – è il riconoscimento della dimora come diritto umano di base, simbolo e luogo della gestione di sé stessi, elemento essenziale per costruire un percorso di riconquista della propria autonomia". Attraverso l'inserimento diretto delle persone in casa, "si responsabilizza l’ospite favorendone la crescita personale e l’integrazione nella comunità".  

La realizzazione del progetto, che al momento prevede l'allestimento di almeno 13 appartamenti, sarà a capo dell’associazione Papa Giovanni XIII, con la collaborazione di Coop Madonna della Carità e Caritas Rimini ODV.  I destinatari sono persone sole o coppie che si trovano in condizione di disagio abitativo, senza dimora o in condizione di grave marginalità. 

Le persone individuate per entrare nel progetto saranno contattate direttamente in strada dagli operatori e seguite quotidianamente, in modo da creare una relazione tale da rendere possibile la proposta di entrare in un appartamento. Una volta accettata la proposta, gli inquilini firmeranno un patto educativo e seguiranno una serie di buone prassi finalizzate a favorire la partecipazione e la responsabilizzazione della persona, tra cui la principale è che l’ospite si faccia carico delle utenze e delle spese del vivere quotidiano, per quanto gli è possibile.    

Durante la permanenza nell’appartamento, tutti gli ospiti saranno seguiti settimanalmente da un team di operatori qualificati che si occuperanno di supporto e affiancamento, gestione dei conflitti e mediazione nella coabitazione, relazioni coi referenti amministrativi dell'alloggio, accompagnamento ai Servizi Sociali, manutenzione degli appartamenti, costruzione di relazioni di vicinato, ma anche con tutta la comunità. Saranno inoltre predisposti servizi di supporto psicologico e legale, se necessari.    

Gli operatori svolgeranno incontri di equipe per coordinare il lavoro, discutere l’andamento dei percorsi individuali e confrontarsi su bisogni e criticità.    

Le associazioni coinvolte metteranno in campo importanti azioni per promuovere le relazioni degli inquilini con la comunità locale, al fine di inserire i beneficiari del progetto all’interno di reti sociali e di volontariato. Coinvolgendoli in varie attività realizzate sul territorio si svilupperà una rete di sicurezza a supporto della persona, al fine di rompere l’isolamento e facilitare il reinserimento sociale.    

“È un progetto di grande qualità ed efficacia che, oltre a permettere di dare un tetto e una casa a persone che versano in condizioni di assoluta povertà, di dare a diversi homeless la possibilità di costruirsi gradualmente un futuro nuovo, magari migliore”, è il commento dell’Assessore alla Protezione sociale del Comune di Rimini, Kristian Gianfreda.   

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