Neve, montagna presa d'assalto: 'Come ferragosto'
Ma la burocrazia blocca gli impianti di risalita

Da Campigna a Montecopiolo, passando per il Monte Fumaiolo, la copiosa neve caduta nelle ultime settimane in Romagna ha fatto salire la voglia di montagna. Risolti i disagi, l'Appennino vive ora "un assalto di turisti che vanno a fare ciaspolate o a portare a spasso i cani. Un buon afflusso sia il sabato che la domenica", come afferma il sindaco di Verghereto Enrico Salvi che conta nel proprio comprensorio la gettonata meta delle Balze, ai piedi del monte da cui nasce il fiume Tevere, attraversato da una fitta rete di sentieri escursionistici. I servizi di noleggio ciaspole e i ristoranti della zona guardano a un nuovo weekend da sold-out. Un afflusso di turisti "ottimo", prosegue il primo cittadino. "Ci sono punte con gente come forse a Ferragosto". Già ieri sera il parcheggio dell'hotel in cima al Fumaiolo "era pieno di automobili" di turisti – spiega – che hanno passato lì la notte. I disagi delle scorse settimane provocati dalla neve, con interruzione della rete elettrica e caduta di alberi, sono stati risolti. "I disagi sono stati affrontati abbastanza bene", con i mezzi spazzaneve che hanno operato nelle strade provinciali e comunali. "Qui da noi sono abbastanza attrezzati". Al Fumaiolo sono però fermi da anni gli impianti di risalita. Questo – spiega Salvi – per normative sempre più stringenti e la mancanza di fondi. "Occorrono qualche centinaio di migliaia di euro per rimetterli tutti a norma. Il problema degli impianti è che sono legati a normative che si irrigidiscono sempre più dopo ogni incidente che accade".