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Uno bianca: ex Pm Giovannini, 'Savi vuole dimostrare ravvedimento' 

'Non potendo aggiungere nulla a verità scolpita dalle sentenze' 

A cura di Redazione
04 marzo 2023 12:10
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"Non potendo aggiungere nulla ad una verità scolpita nelle sentenze emesse sulla Uno bianca, Roberto Savi ha attinto al proprio passato, di molto antecedente alla costituzione della banda, ritenendo che ciò potesse portare i giudici a valutare favorevolmente una revisione critica soggettiva mai espressa peraltro con riferimento ai gravissimi fatti per i quali è stato condannato all'ergastolo. Si può essere o meno d'accordo ma è un percorso seguito da innumerevoli detenuti". E' l'idea che si è fatto l'ex pm Valter Giovannini delle dichiarazioni dall'ex capo della Banda della Uno bianca, detenuto a Bollate: un anno fa chiese di essere sentito dalla Procura di Bologna e si autoaccusò di attentati commessi a Rimini nei primi anni '70. Secondo Giovannini, che condusse l'accusa nei processi sui delitti bolognesi della banda ed è attualmente in pensione "ogni detenuto, e Savi non fa eccezione, dopo quasi trent'anni di detenzione, cerca di immaginarsi un qualche possibile futuro. Quando Savi chiese di essere sentito probabilmente aveva già in mente di inoltrare al Tribunale di Sorveglianza di Milano una richiesta di liberazione condizionale, potendo anche contare sui moltissimi giorni di liberazione anticipata ottenuti in tanti anni di buona condotta carceraria". Istanza che è stata respinta. "Chiarito che ritengo assolutamente giusto che Roberto Savi sia ancora in carcere – dice ancora Giovannini – ho letto molteplici interpretazioni su quanto avrebbe dichiarato". Ma "se non si tiene conto di questo dato temporale si rischia di fare un po' di confusione quando si afferma 'perché adesso?' 'Dichiarazioni ad orologeria', oppure e 'un segnale all'esterno'". Se i tempi sono questi la spiegazione potrebbe essere assai più semplice". E cioé un tentativo di dimostrare il suo ravvedimento, in vista delle richieste di benefici. "Forse – conclude l'ex pm – qualcuno riterrà semplicistica questa mia interpretazione ma francamente credo sia quella più ragionevole ed aderente a tutto ciò che emerse dalle puntigliose indagini da me svolte dopo l'arresto dei componenti la banda della Uno bianca". (ANSA). 

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