Prostituzione in strada, ma anche sui social: Gloria Lisi, 'Sanzioni severe per i clienti'
La consigliera comunale di Rimini chiede l'applicazione del modello nordico


La consigliera comunale Gloria Lisi, lo scorso 15 febbraio ha depositato una richiesta di consiglio comunale tematico sulla prostituzione, indicando come possibile data proprio la giornata internazionale della donna. L'intento era di parlare di "donne di cui mai si parla nella giornata dedicata alle donne", "schiavizzate all'interno di quella che a partire dagli anni '80 è diventata una vera e propria industria mondiale della violenza contro le donne povere, alimentata dalla cultura del patriarcato e della mercificazione del corpo femminile".
In una società che "vuole relazioni vere di rispetto e uguaglianza tra uominie donne", evidenzia Lisi, non si può accettare "che i corpi delle donne siano pensati e accettati come merca da comprare". La consigliera si riferisce anche al proliferare di social network in cui le donne vendono foto e video ai loro follower, complice i media e il trattamento "superficiale e di aperta pubblicità a nuove e pericolose forme di mercificazione dei corpi come mezzo per arricchirsi", in un momento in cui "la disoccupazione e la povertà femminile, anche come conseguenza della pandemia, hanno toccato livelli davvero preoccupanti e inaccettabili", così da aumentare "la vulnerabilità alla violenza delle donne più svantaggiate e di quelle migranti".
Il consiglio comunale tematico approfondirebbe un tema, la prostituzione, "in Italia caratterizzato da una conoscenza scarsa o nulla delle legi e del conteso internazionale". Secondo Lisi, "in accordo con le indicazioni del Parlamento europeo per la prevenzione e la repressione della tratta di esseri umani e la protezione delle vittime", è necessario muoversi "in direzione del modello nordico che punisce la domanda di prostituzione e garantisce concreto sostegno e vie di uscita alle donne (e non solo donne) coinvolte".
E proprio il consiglio comunale tematico diventerebbe, evidenzia Lisi, occasione per illustrare "il modello abolizionista nordico come proposta valida per sconfiggere l'aberrante fenomeno dello sfruttamento delle donne".
ric. gia.