Riccione festeggia la Liberazione. La sindaca: 'Ricordiamo dove ci ha portato la cultura dell'odio'

La prima cittadina Angelini: 'Celebriamo oggi la fine di un tremendo capitolo della nostra storia'

A cura di Redazione Redazione
25 aprile 2023 14:07
Riccione festeggia la Liberazione. La sindaca: 'Ricordiamo dove ci ha portato la cultura dell'odio' - Il corteo PH CASALBONI
Il corteo PH CASALBONI
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"La memoria che ci ricorda che da Auschwitz si usciva passando per un camino è una spina nel cuore ma serve a metterci in guardia, a fare restare scolpito dentro ognuno di noi dove porta la cultura dell'odio. Ci ricorda l'olio di ricino e il manganello, il delitto Matteotti e le leggi fascistissime, l'abolizione del diritto allo sciopero e le elezioni con la lista unica". La sindaca di Riccione Daniela Angelini, presiedendo per la prima volta le celebrazioni della Festa della Liberazione, ha ricordato le dolorose storie dei riccionesi sopravvissuti al nazifascismo: le sorelle ebree Luisa e Silvia Zaban e Athos Crudi. "Celebriamo oggi la fine di un tremendo capitolo della storia dell'umanità, le leggi razziali, i cartelli con scritto 'vietato l'ingresso ai cani e agli ebrei', i treni per le deportazioni, i campi di concentramento, le torture. La fine del fascismo che fece tutto in nome del popolo. E contro i nemici del popolo. Un popolo che senza rendersene conto, senza cultura, senza più umanità, si era trasformato in un mostro", ha detto in uno dei passaggi cruciali del suo intervento. 

La Cerimonia di celebrazione del 78° anniversario della Liberazione è partita dall'ingresso della Residenza comunale dove centinaia di partecipanti e le autorità civili e militari hanno trovato le opere iniziali di una  mappa fotografica fatta di ritratti, scorci, sguardi e stralci di album e di diari voluta dal Comune di Riccione per mantenere viva la memoria della Resistenza. Attraverso il progetto di poster art "L'Italia che non ha paura", Riccione con l'arte pubblica ha voluto offrire una preziosa opportunità di riflessione collettiva, sui valori cruciali della cultura, della pace e della giustizia.

Il nutrito corteo partito dal Municipio, seguito dall'accompagnamento musicale del Corpo Bandistico di Mondaino e da tutto il mondo dell'associazionismo locale, Anpi (associazione nazionale partigiani) in testa, ha raggiunto il monumento dei Caduti di tutte le guerre in viale Vittorio Emanuele II dove è stata deposta una corona di alloro. Una seconda corona è stata deposta  alla statua in memoria di Salvo D'Acquisto. Sfilando lungo viale Ceccarini, il corteo del 25 aprile ha raggiunto il giardino del Centro della Pesa dove la cerimonia si è conclusa con gli interventi delle autorità – la sindaca Daniela Angelini, la vicesindaca Sandra Villa e il presidente dell'Anpi di Riccione Danilo Trappoli – con le musiche a cura degli alunni delle Scuole secondarie di primo grado Geo Cenci sezione musicale di viale Einaudi e le letture a cura degli studenti del Liceo Volta – Fellini e del Savioli di Riccione. Nel giardino del Centro della Pesa è stata allestita un'esposizione temporanea dell'opera artistica intitolata Totem della pace di Lorenzo Canducci. 

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