Il turismo torna a sorridere, ma Confesercenti Rimini avverte: 'Crisi commercio continua'
Al governo si chiedono interventi più decisi per ripristinare il potere d'acquisto delle famiglie


Cresce la fiducia delle imprese del turismo, grazie a flussi di visitatori e turisti tornati oramai ai livelli del pre pandemia, ma continua la crisi dei negozi della distribuzione tradizionale. Lo evidenzia il presidente di Confesercenti Rimini Fabrizio Vagnini. I prezzi dei beni energetici hanno subito un rallentamento, ma i precedenti rincari e l'inflazione hanno eroso il potere d'acquisto delle famiglie. Nel 2022 infatti, sottolinea Vagnini, "gli aumenti in bolletta hanno bruciato 12 miliardi di potere d'acquisto degli italiani, nel 2023 si pagherà per l'energia quasi 8 miliardi in più rispetto al 2021".
Il commercio al dettaglio ne risente, anche la vendita di generi alimentari ha subito riduzioni. In totale, secondo Confesercenti, il 2023 si chiuderà con un calo del volume delle vendite del -2,5%.
Da Vagnini arriva un apprezzamento per l'annunciato talgio del cuneo fiscale, da parte del governo, ma non è sufficiente: servono altre misure "per ridurre la pressione fiscale che grava sui lavoratori". La proposta è quella di una "defiscalizzazione degli aumenti retributivi", una misura "dai costi contenuti che in tre anni potrebbe lasciare 2,1 miliardi di euro nelle tasche delle famiglie italiane".