Acque del Marecchia 'stoccate' nei laghi di Santarcangelo: scatta piano anti siccità
'L'opera più importante per i prossimi 4-5 anni del Consorzio di Bonifica della Romagna', spiega l'assessore Sacchetti


Un intervento, grazie a 15 milioni di euro del Pnrr, per convertire i bacini del fiume Marecchia e permettere lo stoccaggio di acqua, contrastando futuri periodi di siccità, è al centro della variante urbanistica approvata ieri sera (giovedì 27 aprile) dal consiglio comunale di Santarcangelo. Via libera dunque al progetto del Consorzio di Bonifica della Romagna, "l'opera più consistente per il consorzio nei prossimi 4-5 anni", ha evidenziato l'assessore Filippo Sacchetti.
“Si tratta di un progetto di efficientamento idraulico per il contrasto alla siccità – ha proseguito l’assessore Sacchetti – che mira ad accumulare l’acqua del Marecchia in autunno e in inverno, stivandola nei laghi Santarini e Azzurro, consentendo così di utilizzare meglio la portata del fiume, soprattutto a salvaguardia dei prelievi estivi dalle falde. Il primo dei due bacini è in grado di garantire una buona impermeabilità già nel suo stato naturale e non necessita quindi di interventi, mentre il lago Azzurro subirà un intervento importante per l’impermeabilizzazione e la realizzazione di un canale di sollevamento che permetterà di ridistribuire l’acqua nei campi. L’opera servirà un’area che va da Ponte Verucchio a Vergiano, ma tra le previsioni future del Consorzio c’è anche il collegamento al depuratore di Santa Giustina per aumentare le risorse idriche a disposizione”.
“Il ruolo dell’Amministrazione comunale – ha concluso l’assessore Sacchetti – è stato quello di conciliare interesse pubblico e privato e far convivere le due diverse aspirazioni: il risultato sarà un intervento con benefici visibili, dovuti alla fruizione dei luoghi, e non visibili, legati al contrasto alla siccità e all’approvvigionamento idrico. I due piani attuativi delle schede di Poc approvate nel 2017, che prevedono una serie di interventi di valorizzazione ambientale con finalità turistico-ricettive delle due aree, continueranno infatti a esistere e sono compatibili con il progetto del Consorzio”.