Patrick Wild e l'odg 'della discordia' su Fileni: 'Ecco come è nato'

'Non era possibile rimandare la decisione sull'odg a un altro consiglio'

A cura di Redazione Redazione
03 maggio 2023 15:34
Patrick Wild e l'odg 'della discordia' su Fileni: 'Ecco come è nato' - Patrick Wild
Patrick Wild
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Affida a Facebook le sue riflessioni il consigliere dell'Unione dei Comuni Valmarecchia e consigliere di maggioranza a Santarcangelo, l'avvocato Patrick Wild.  Il tema è quello dell'odg approvato dal consiglio sull'allevamento Fileni, con il quale viene chiesto alla Regione Emilia Romagna di istituire una commissione ad hoc con poteri non solo conoscitivi, ma anche di intervento. 

Wild, in merito all'ultimo consiglio dell'Unione dei Comuni Valmarecchia, parla di "ricostruzioni assolutamente fantasiose". In merito alla commissione, Wild parla di un "mancato confronto politico con gli altri organi dell'unione". Il riferimento è all'esito di un incontro, avvenuto a marzo in Regione, al termine del quale fu annunciata la nascita di una commissione "dai non meglio precisati poteri e componenti". Wild riconosce che, come ricordato anche in consiglio, all'interno del gruppo consiliare di maggioranza non ci sia stata "un’unanimità di vedute, tanto nelle premesse quanto rispetto al da farsi"

Segue spiegazione tecnica sul consiglio: "L’Unione è ente di secondo livello, nel senso che la giunta è composta dai sindaci dei vari Comuni aderenti, mentre il consiglio si forma eleggendo dei delegati all’interno dei rispettivi consigli, sia come maggioranza che come opposizione, che partecipano all’Unione in forza di un sistema di quote ponderate in scala di grandezza. Quindi I consiglieri di maggioranza di Santarcangelo pesano 5, quelli di opposizione di Novafeltria 2, Maiolo 1 e così via. In Unione le maggioranze e le opposizioni non trovano perfetta corrispondenza rispetto ai propri consigli, in quanto riflettono la composizione dell’amministrazione da cui provengono".

Fatta questa precisazione tecnica, Wild evidenzia che la convocazione dei consigli dell'unione sia "operazione davvero ardua perché si cerca di trovare una quadra, ossia una data libera, tra le scadenze imposte dalla legge per votare determinati atti e gli impegni dei consigli di 11 Comuni e circa 25 consiglieri". "Sfido chiunque a dimostrare che sia cosa semplice aggiunge Wild e tutto questo al netto del fatto che poi questi atti debbano essere preparati secondo un iter ben preciso e cadenziato dai dipendenti dell’ente".

Il consiglio dell'Unione era stato convocato per il 19 aprile (la precedente convocazione risaliva a dicembre 2022), così "in tutta fretta, assieme ai colleghi con i quali nei confronti precedenti era emersa più comunanza di vedute rispetto al tema e cioè di contrarietà generale al progetto e l’impegno a fare quanto di più in nostro potere per dipanare i dubbi e verificare la correttezza del progetto, abbiamo concordato di depositare nel più breve tempo possibile un ordine del giorno che riassumesse tali concetti, per evitare di essere tagliati fuori dall’odg del consiglio e rimanere al palo"

Wild, sulle accuse di "copiatura dell'odg di Novafeltria", evidenzia: "Per ovvie 
ragioni di economia temporale abbiamo riproposto molte delle premesse già indicate nell’odg che il Comune di Novafeltria aveva approvato alcune settimana prima, dando al contempo atto delle recenti e importanti novità emerse nel frattempo, quale la presenza di materiale riconducibile all’amianto, pensando eventualmente di emendare il testo in corse se fosse stato necessario".

Spostato il consiglio dal 19 al 28 aprile, pochi giorni prima è iniziato il confronto con il Segretario del consiglio: "L'odg depositato, così come formulato, veniva ritenuto tecnicamente inammissibile: in particolare la Commissione (che non abbiamo certo proposto noi) non avrebbe potuto avere competenze autonome di sospensione o di revoca delle autorizzazioni poiché contra legem. A quel punto, anche nell’impossibilità di rivederci tutti a stretto giro ho cercato personalmente di tenere le fila, in una corsa contro il tempo e al netto degli altri impegni lavorativi e familiari".

La "quadra" è stata trovata "solamente a un paio di ore dal consiglio" concordando il testo "solo con i colleghi che l'avevano giò sottoscritto" e di esso non erano al corrente neppure gli altri consiglieri di centrosinistra. "In fondo abbiamo pensato che l’importante fosse arrivare con una proposta (anziché nessuna) realizzabile (anziché generica o irrealizzabile) e che al di là delle firme dei proponenti, l’avremmo comunque dovuta discutere anche con I voti di altri consiglieri". Il testo rivisto all'ultimo dagli uffici infatti, tolte le parti inammissibili, sarebbe stato un atto "con impegni politicamente alti ma privo di contenuti, un mero aderire alla già nota proposta della commissione". L'odg è diventato così un atto concreto "della nostra generale contrarietà al progetto – spiega il consigliere Wild – aggiungendo un di più, che la commissione abbia funzioni non solamente conoscitive ma propulsive (se dovesse accertare violazioni e inadempienze dell’iter autorizzativo o sotto il profilo penale, civile, amministrativo, ambientale dovrà rivolgersi alle Autorità competenti per ottenere la sospensione o la revoca) e inoltre che dello stesso organo facciano parte, oltre a figure terze indipendenti rispetto a Fileni – consiglieri dell’Unione".

Wild in conclusione riconosce: "Si poteva fare meglio". Ma, aggiunge, "Si poteva anche fare peggio: per esempio rinviando l’approvazione ad un successivo consiglio come chiedeva la consigliera di Novafeltria". Ciò "avrebbe comportato un'ulteriore perdita di tempo". "Si poteva anche non fare nulla – prosegue – lasciando la responsabilità politica nelle mani della giunta, decidendo di non presentare atti". "Perché è vero – chiosa – che alla fine chi non fa non sbaglia mai".

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