Rigenerarsi per rigenerare: a Pennabilli il primo hotel di lusso che dà lavoro a giovani con precedenti penali
La storia de 'Il Duca del Montefeltro' e della comunità di minori che ospita al suo interno

di Nicola Guerra
Una storia di riscatto e di crescita che viene dall'accoglienza verso il prossimo, perché anche dentro ad una noce si può trovare un cuore. C'è un grande "guscio" a Pennabilli ed è l'Hotel 'Il Duca di Montefeltro'. Il suo percorso di redenzione è cominciato poco più di un anno fa: rinata dopo il difficile periodo della pandemia da Covid-19, la struttura a quattro stelle è una vera chicca di eleganza immersa nel verde della Valmarecchia, i luoghi del poeta Tonino Guerra. La sua filosofia è introspettiva: riscattarsi per dare una possibilità di riscatto anche a coloro che ne hanno veramente bisogno. Dietro la nuova veste del 'Duca' c'è lo zampino di chi in questo progetto ci ha sempre creduto. L'albergo è ritornato a splendere grazie alla famiglia di Valpharma International ed al desiderio della sua Presidente Alessia Valducci, quello di consegnare a Pennabilli un modello tutto nuovo di fare turismo: etico, professionale e con una forte vocazione sociale all'interno di una struttura prestigiosa come il regale ed antico palazzo novecentesco di via Aldo Moro. Un sogno che è divenuto realtà grazie alla collaborazione di chi da anni impiega il proprio tempo verso il prossimo come Enzo Pastore, presidente della Onlus Marinando di Rimini e Mario Galasso, direttore dalla Caritas diocesana di Rimini.
Grazie a questo incontro e al pieno sostegno dell'Amministrazione comunale e delle altre associazioni locali è sbocciata la Cooperativa Sociale La Noce. Il suo obiettivo è quello di offrire ai giovani una seconda opportunità e favorire la reciproca accoglienza tra ragazzi, abitanti e ospiti attraverso un progetto che è un unicum nell'intero panorama del mondo alberghiero, un progetto pilota che ha ricevuto le attenzioni anche da parte del dipartimento di scienze dell'educazione dell'università Lumsa di Roma. Dal primo marzo scorso, infatti, l'hotel ha potuto inaugurare al proprio interno una comunità destinata fino ad 8 ragazzi del circuito penale minorile di età compresa tra i 17 e i 21 anni, dove potranno seguire un percorso rieducativo in modo attivo e partecipe alla gestione di una struttura che dispone di uno staff altamente qualificato come quello capitanato dal direttore d'hotel Lorenzo Angeloni. Anche lui, già direttore di importanti strutture nella Repubblica di San Marino, fin da subito si è voluto tuffare nella nuova avventura sposando questo ambizioso progetto con tutto il cuore e con tutta la sua professionalità.
"Questo progetto è un'opportunità unica per i ragazzi – spiega il direttore della Cooperativa Enzo Pastore – qui in albergo potranno formarsi a livello pratico nel settore turistico-alberghiero seguiti da tutor e professionisti di alto livello come i dipendenti de 'Il Duca', tra di loro ci sono dei nostri referenti con una formazione idonea a questa realtà. Il tutto in un ambiente ultra-professionale e dagli standard elevati che sono propri di un hotel a quattro stelle e dei tanti servizi che offre, come piscina, spa e sala congressi. Il progetto è appena cominciato e al momento stiamo accogliendo 3 ragazzi, ognuno proveniente da situazioni differenti, per una prima fase conoscitiva. Prima di passare alla pratica inizieremo dei percorsi formativi e riconosciuti in collaborazione con la Fondazione Valmarecchia di Novafeltria".
Un'ottima accoglienza per questo progetto è arrivata anche da parte di tutta la comunità di Pennabilli. "Siamo stupiti dalla splendida risposta data dai cittadini a questa novità – continua Pastore – Mi rendo conto che l'arrivo di persone seguite dal centro di giustizia minorile in paese avrebbe potuto generare uno scetticismo che può anche essere comprensibile. Invece da parte loro e del sindaco Mauro Giannini c'è stato fin da subito il massimo del sostegno".
Ed il sostegno è tutto ciò di cui ha bisogno questa bellissima realtà, a cui si può contribuire scegliendo di fare turismo in modo differente, come quello 'sociale' de "Il Duca del Montefeltro'. Vale lo stesso anche per tutte le figure del settore educativo che vorranno partecipare attivamente a questo progetto. "Siamo alla ricerca costante di educatori per ampliare ancora di più l'efficienza ed il supporto alla cooperativa" – conclude il direttore Pastore.