Inquinamento da piombo nel Marecchia: sequestrato poligono di tiro

I militari della Sezione Aerea del Reparto Operativo Aeronavale della Guardia di finanza hanno sequestrato, per inquinamento ambientale, il poligono di tiro a volo di Rimini, uno dei più grandi in Ita...

A cura di Redazione Redazione
21 maggio 2011 08:58
Inquinamento da piombo nel Marecchia: sequestrato poligono di tiro -
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I militari della Sezione Aerea del Reparto Operativo Aeronavale della Guardia di finanza hanno sequestrato, per inquinamento ambientale, il poligono di tiro a volo di Rimini, uno dei più grandi in Italia e sede di molte gare internazionali; denunciato il presidente dell’associazione che lo gestisce per getto pericoloso di cose e distruzione o deturpamento di bellezze naturali, e deposito incontrollato di rifiuti. Tonnellate di piombo, residuo dei pallini usati nelle esercitazioni, sono state riversate nel tempo – hanno riferito le Fiamme gialle – sul terreno adiacente il fiume Marecchia, dove è collocato il poligono. Una ricognizione aerea fatta dall’equipaggio dell’elicottero Volpe 129 del Reparto di volo della GdF dell’Emilia-Romagna ha fatto rilevare che il poligono non possedeva adeguati sistemi di contenimento per la raccolta differenziata dei residui, anzi mostrava di essere direttamente a contatto con le sponde e l’ acqua del fiume; una pattuglia del Reparto si è poi recata sul posto per verificare la situazione. Il potenziale pericolo è rappresentato dal fatto che in un anno vengono lanciati oltre 180.000 piattelli, 250.000 borre e oltre sei tonnellate di piombo contenuto nei pallini. Le indagini di laboratorio dei tecnici dell’Arpa sui pallini sparati nel poligono hanno dimostrato che il piombo rilasciato sul terreno supera di 2.240 volte il valore massimo consentito dalla legge. I finanzieri hanno calcolato che nel poligono, dal 1972 a oggi, siano state versate circa 234 tonnellate di piombo direttamente sul terreno e nel fiume adiacente, che è zona del demanio sottoposta a vincolo paesaggistico ambientale. Oltre all’inquinamento da piombo, il pericolo deriva anche dai piattelli, considerati rifiuti speciali, e dalle borre, i piccoli contenitori di plastica con all’interno i pallini di piombo, annoverate invece tra i rifiuti pericolosi. Infatti, se non vengono adeguatamente contenuti da un sistema di raccolta, verranno inevitabilmente smaltiti come comuni rifiuti indifferenziati, con un oggettivo pericolo ambientale; e questo – spiegano le Fiamme gialle – è quanto avveniva nel poligono. I militari della Sezione aerea, appurata l’inesistenza di un sistema idoneo di raccolta e verificato che nel tempo non è mai stata fatta una bonifica idonea, hanno provveduto al sequestro dell’area su cui sorge e opera il poligono e hanno denunciato il presidente dell’associazione, che dovrà anche ripristinare lo stato dei luoghi e installare un adeguato sistema di protezione per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti speciali.

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