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Un bilancio in positivo per l'ospedale Cervesi di Cattolica

Si è svolto nel pomeriggio di sabato scorso, 17 dicembre, presso il Teatro Snaporaz di Cattolica, l’incontro pubblico “Ospedale e territorio: 5 anni d’attività della Medicina dell’Ospedale ‘Cervesi’....

A cura di Redazione
19 dicembre 2011 09:21
Un bilancio in positivo per l'ospedale Cervesi di Cattolica -
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Si è svolto nel pomeriggio di sabato scorso, 17 dicembre, presso il Teatro Snaporaz di Cattolica, l’incontro pubblico “Ospedale e territorio: 5 anni d’attività della Medicina dell’Ospedale ‘Cervesi’. Resoconto e proposte di miglioramento”. Incontro organizzato dal Comune di Cattolica e dall’Azienda USL di Rimini, e nel quale è stato stilato un bilancio d’attività dell’unità operativa guidata dal dottor Vittorio Durante.
“Abbiamo pensato a questa iniziativa per mostrare alla cittadinanza quello che stiamo facendo, e ne è emerso un quadro molto positivo .- ha detto il primario, dottor Durante -. Basti pensare che in questi cinque anni il numero di pazienti che seguiamo è aumentato, complessivamente, del 30 per cento. Significa che, per ogni anno, 300 pazienti, per lo più cattolichini, non sono più dovuti andare a curarsi presso altre strutture, ma hanno trovato punto di riferimento nell’ospedale della loro città. Direi che è un risultato importante anche dal punto di vista sociale, un grande servizio per le famiglie cattolichine. E ancora: è aumentata, di un 25 per cento, la gravità media dei casi che prendiamo in carico. Tradotto, siamo in grado di curare le persone per patologie più gravi. Buoni risultati ha ottenuto, infine, il day hospital che è stato attivato nel 2008”.
Il tutto nel rispetto dei budget previsti dall’Azienda USL per l’unità operativa, che comprende 8 medici (compreso il dottor Durante), 18 infermieri e 10 unità di personale ausiliario (oss). “Ci siamo tolti la soddifazione – aggiunge il dottor Durante – anche di produrre alcuni lavori scientifici pubblicati su riviste internazionali”.
Il dottor Durante ha aggiunto, tra l’altro, che il caso clinico molto particolare di un signore di Gabicce trattato a Cattolica è diventato oggetto di una pubblicazione, effettuata dal reparto, sulla prestigiosa rivista Hepatology, che è la rivista degli epatologi e che gira tutto il mondo: un riconoscimento molto prestigioso, specialmente per un ospedale di prossimità come quello di Cattolica.

“L’ospedale ‘Cervesi’ e tutto il personale che ci lavora, dai medici agli infermieri fino agli amministrativi, rappresentano un’eccellenza del nostro territorio: un punto di riferimento sanitario per la comunità cattolichina e non solo – ha detto il sindaco Piero Cecchini –. Come amministrazione continueremo a credere e ad investire nel nostro ospedale e ringraziamo l’Azienda USL per fare altrettanto. Mantenere sul nostro territorio una struttura di qualità e prestigio come il ‘Cervesi’ ha richiesto, anche in passato, scelte coraggiose. Scelte che sono state fatte e che ora stanno dando i loro frutti: abbiamo un ospedale vivo, efficiente e funzionale pronto a rispondere alle esigenze della comunità. Da parte nostra continueremo ad organizzare incontri di questo tipo analizzando altri temi altrettanto importanti per la comunità e ad andare tra la gente per informare i cittadini sui risultati, sugli obiettivi e le prospettive della nostra azione amministrativa nell’ambito di un percorso di partecipazione e trasparenza che abbiamo intrapreso sin dal nostro insediamento e che intendiamo portare avanti con convinzione”.

Inoltre, nel corso dell’incontro, il consigliere regionale Roberto Piva (vicepresidente della Commissione Politiche per la Salute e Politiche Sociali della Regione Emilia Romagna), dopo aver positivamente descritto la rete dei 5 ospedali dell’A.USL di Rimini (oltre a Cattolica, Riccione, Rimini, Santarcangelo e ora anche Novafeltria) ha illustrato le prospettive future per la sanità spiegando che “nonostante la crisi presente, la Regione Emilia Romagna sta facendo del suo meglio per investire”.

Una situazione che, ha spiegato il Direttore Generale dell’A.USL Marcello Tonini, mette l’A.USL nella necessità di “decelerare”. Tonini però non ha trascurato di far notare i grandi risultati raggiunti, a Cattolica, negli ultimi anni. E ha ricordato inoltre la vicinanza della società civile rispetto all’Ospedale (di qui a breve sarà inaugurata la nuova risonanza magnetica nucleare anch’essa donata), nonché il buon rapporto tra ospedale e medicina del territorio (a partire dai medici di famiglia).

Ili dottor Camillo Titolo, medico di famiglia e coordinatore del Nucleo di Cure Primarie di Cattolica, ha sottolineato l’ottima collaborazione presente tra medici di famiglia e ospedale di Cattolica, nell’ottica di una presa in carico a tutto tondo dei pazienti: “Noi medici di famiglia – ha raccontato – ci incontriamo periodicamente coi medici del ‘Cervesi’ per confrontarci nell’ottica di prenderci in carico il meglio possibile i pazienti”.

Pazienti che, almeno stando a due testimonianze portate da persone presenti nel pubblico, apprezzano sia le qualità professionali sia quelle umane dei professionisti del reparto, ed il clima che vi si “respira”.

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