Tensione ieri al confine tra Riccione e Coriano dove risiede una comunità Sinti -una delle etnie della popolazione romaní- e dove da circa 10 anni tra i residenti molto è il malcontento. Un corteo organizzato da Forza Nuova a cui hanno aderito una ventina di attivisti e un rappresentante dei residenti, è partito, autorizzato, dal centro Jimmy Monaco e tra slogan, bandiere e striscioni è arrivato a ridosso del campo.
Ad aspettarlo una cinquantina di appartenenti a gruppi solidali con la causa delle famiglie sinti. Slogan e botta e risposta, anche veri e propri insulti, non è mancato nemmeno qualche fumogeno, sebbene la tensione fosse alta fortunatamente la protesta si è svolta senza degenare in violenza. Ad evitare gli scontri un muro di carabinieri che hanno vigilato per mantenere distanza e calma tra i gruppi. A solidarizzare con le famiglie sinti anche l'assessore alla pace del comune di Rimini Sara Visintin e quello provinciale, con delega anche all'immigrazione, Mario Galasso. E' proprio quest'ultimo che spiega come il terreno è stato acquistato dalla famiglia nel 2003, hanno rischiato lo sgombero la prima volta per un cantiere della A14 che è stato spostato in seguito alla modifica del tracciato, ma sono i proprietari, a breve sarà allacciato anche il sistema fognario.
Di fatto però il terreno è agricolo, quindi non edificabile, secondo quanto dicono i residenti ed è passato al comune di Coriano, trall'altro al momento commissariato. Si mostra attento alla situazione anche il vice sindaco del comune di Riccione Lanfranco Francolini che promette a breve un dialogo con l'amministrazione corianese per cercare di venire a capo di una situazione che rischia di farsi ancor più critica.
Servizio e interviste di Maria Assunta Cianciaruso