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Giornata legalita: a Maria Falcone la cittadinanza onoraria di Riccione

[media id="458"]Una giornata, quella di oggi sabato 5 maggio 2012, per celebrare la legalità e chi si è immolato in nome della lotta alla mafia: al Palazzo del Turismo di Riccione le parole di Maria F...

A cura di Redazione
05 maggio 2012 16:47
Giornata legalita: a Maria Falcone la cittadinanza onoraria di Riccione -
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Una giornata, quella di oggi sabato 5 maggio 2012, per celebrare la legalità e chi si è immolato in nome della lotta alla mafia: al Palazzo del Turismo di Riccione le parole di Maria Falcone, sorella del magistrato ucciso a Capaci il 23 maggio 1992, di Sergio Lari, Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Caltanisetta, hanno catalizzato una sala gremita tra studenti autorità e giornalisti. In veste di moderatore della giornata Sara Morri, riccionese, Sostituto Procuratore presso il Tribunale di Trapani. La giornata si è aperta con la lettura dell'Articolo 3 della Costituzione Italiana da parte del Sindaco di Riccione Massimo Pironi a cui ha seguito la proiezione del film documentario "Per Falcone" di Vittorio Rizzo con musiche di Nicola Piovani.
Presenti anche molte autorità politico istituzionali, tra cui anche il  Presidente della Provincia Stefano Vitali, Claudio Palomba nuovo prefetto di Rimini e la dott.ssa Rossella Talia, Presidente del tribunale riminese.

Il professor Sergio Lari, dopo aver ripercorso la storia antecedente alle stragi del '92, ha spiegato come in quel periodo si stesse mettendo in atto, da parte di Cosa Nostra, una vera e propria strategia di morte, che non puntava più a colpire il singolo, ma a sfidare lo Stato: i numeri ne sono la prova, in due anni morirono 22 persone, più di un centinaio i feriti e molti furono i danni al patrimonio edilizio.
Le parole del giudice Falcone sono emblematiche della sua missione: "La mafia è un fenomeno umano e come tale ha un inizio e una fine", è compito nostro, ha chiosato Lari, permettere che ciò accada e non abbassare mai la guardia sebbene le cose, a distanza di 20 anni, siano molto cambiate.

La professoressa Maria Falcone, brillante nel suo intervento, è apparsa avvezza al rapporto con i giovani, con i quali ha un costante rapporto nella sua indefessa missione di rappresentanza della legalità soprattutto nelle scuole. Ha commosso il ricordo di quello che lei chiama il "testamento morale" del fratello Giovanni Falcone: "Gli uomini passano, ma rimangono le loro idee, che cammineranno sulle gambe di altri uomini".
Ci si è soffermati sul peso culturale che purtroppo ha acquisito la mafia negli anni, ecco perchè bisogna educare alla legalità, bandire gli atteggiamenti mafiosi, considerare estranea la realtà malavitosa.

Si è parlato anche molto del senso dello Stato, di cosa le istituzioni effettivamente facciano per creare un cambiamento, ed è soprattutto dalle domande degli studenti degli istituti presenti (Istituto Professionale Alberghiero "S.Savioli" e Liceo "Volta Fellini"), che  traspare forse una sorta di scoramento, domande a cui hanno risposto Falcone e Lari, fiduciosi nelle nuove generazioni, sulle quali bisogna puntare affinchè "vengano restituite le chiavi della democrazioa ai cittadini", il tutto avendo presente il senso del dovere, la pulizia e la fermezza di non cadere nella rete della corruzione.

Dopo i saluti istituzionali e l'illustrazione dei lavori dei due istituti (un video sulla legalità realizzato dai ragazzi dell’Istituto Professionale Alberghiero “S.Savioli” che si è classificato tra i migliori elaborati presentati al Concorso nazionale indetto dalla Fondazione Giovanni Falcone e Francesca Morvillo e una mostra ralizzata dall'Istituto Volta Fellini visibile al primo piano al Palazzo del Turismo), è avvenuta la consegna delle targhe e della cittadinanza onoraria di Riccione alla professoressa Maria Falcone, che ha ringraziato riprendendo un concetto caro al fratello Giovanni Falcone: "Non ho bisogno di avere una cittadinanza, perchè io sono un'italiana".

Servizio e interviste a Maria Falcone, a Sara  Morri, riccionese, Sostituto Procuratore presso il Tribunale di Trapani, e a Sergio Lari, Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Caltanisetta di Maria Assunta Cianciaruso

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