Jolly Disco Novafeltria: da sabato 13 ottobre si torna in pista

Sabato 13 ottobre si inaugura la discoteca Jolly di Novafeltria. Potrebbe sembrare la solita routine annuale che si ripete ogni autunno, quando appunto i locali (oramai pochi) aprono la stagione inver...

A cura di Redazione Redazione
02 ottobre 2012 16:57
Jolly Disco Novafeltria: da sabato 13 ottobre si torna in pista -
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Sabato 13 ottobre si inaugura la discoteca Jolly di Novafeltria. Potrebbe sembrare la solita routine annuale che si ripete ogni autunno, quando appunto i locali (oramai pochi) aprono la stagione invernale.

Non è così quest'anno per il Jolly: come tutti sanno il 4 febbraio 2012 l'eccezionale nevicata fece crollare un centinaio di tetti di capannoni, anche di recente costruzione, tra questi anche quello del locale. Tralasciando il danno economico e affettivo per proprietari e gestori, fu enorme sia il vuoto lasciato tra i giovani della Valmarecchia, abituati a trascorrere il sabato sera al Jolly, sia la preoccupazione da parte dei genitori. Spesso le discoteche sono al centro della cronaca per risse e giro di sostanze stupefacenti e sono per questo malviste dai genitori; a Novafeltria è accaduto invece il contrario, con padri e madri che fermavano i proprietari chiedendo notizie sulla riapertura del locale; non sono mancati neppure appelli per la riapertura tramite la stampa e gli immancabili social network. Ovviamente non tutti i comportamenti possono essere rigorosi, da parte di chi si lascia andare alla “febbre del sabato sera”, ma è anche comprensibile che il giovane si senta più libero, senza avere gli occhi addosso di genitori e professori. Ad ogni modo al Jolly in 43 anni al massimo si è sentito parlare di qualche ubriacatura, questo per tre motivi. In primis, i ragazzi del posto si conoscono bene, frequentando le stesse scuole e praticando gli stessi hobby e attività sportive, quindi la presenza di eventuali malintenzionati spicca immediatamente. In secondo luogo per l'accortezza della gestione: la famiglia Valentini e gli attuali gestori, Cristian Marini e Marco Pavani, sono sempre stati attenti a curare la sicurezza e a incoraggiare il sano divertimento. In terzo luogo è sempre stata determinante la collaborazione con Carabinieri e Polizia, pronti sempre a intervenire in caso di necessità con estrema celerità. Peraltro molti Agenti e Carabinieri frequentano il jolly nelle ore libere, così come i loro figli.

Un altro aspetto non trascurabile è il ruolo che ricopre il Jolly nel sistema economico della Valmarecchia. Quando il locale è aperto, si sviluppa un processo di micro-economia, che vede coinvolti tutti gli imprenditori: dai ristoratori, i cui locali si riempiono di giovani, ai titolari di negozi di abbigliamento, poiché i ragazzi vogliono presentarsi alla serata sempre con i vestiti alla moda. In un momento di crisi economica, la vicenda del jolly può costituire un esempio di rilancio dell'imprenditoria, il tutto nell'assenze delle forze politiche, che da una parte massacrano di tasse gli imprenditori, dall'altra intascano il denaro pubblico e lo sperperano, come hanno provato le recenti vicende del Lazio, senza dimenticare il nevone stesso, con il dossier inviato dallo stato italiano che presentava assurde richieste di danno da parte di regioni in cui il manto nevoso non ha superato i 20 cm. La solita furbizia all'italiana che ha avuto come conseguenza il diniego delle istituzioni europee, il tutto a danno di chi veramente ha avuto grandissimi danni come gli imprenditori dei sette comuni dell'Alta Valmarecchia.

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