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Sanità: malattie croniche intestinali. Il registro esteso a tutta l'Area vasta romagnola

Un registro delle malattie croniche intestinali che da Forlì, dove è stato ideato, verrà allargato a tutta l’Area Vasta di Romagna compresa la provincia riminese. La Regione Emilia-Romagna ha deciso d...

A cura di Redazione
29 ottobre 2013 11:17
Sanità: malattie croniche intestinali. Il registro esteso a tutta l'Area vasta romagnola -
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Un registro delle malattie croniche intestinali che da Forlì, dove è stato ideato, verrà allargato a tutta l’Area Vasta di Romagna compresa la provincia riminese. La Regione Emilia-Romagna ha deciso di affidare il progetto – messo a punto per la prima volta in Italia nel 2007 dall’Ausl di Forlì – all’unità operativa di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva dell’Azienda sanitaria forlivese. A darne notizia, con molta soddisfazione, il consigliere regionale Pd, Tiziano Alessandrini.

Il database, che prende spunto dal Registro Tumori della Romagna, «sarà in grado di fornire dati epidemiologici reali e significativi di tutta la popolazione romagnola, ovvero circa un milione di persone, sulle malattie infiammatorie croniche intestinali quali il Morbo di Crohn, la Rettocolite ulcerosa o la Colite Indeterminata – illustra Alessandrini –. Si tratta di patologie che richiedono sia l’impiego di farmaci ad alto costo, sia procedure chirurgiche complesse e particolarmente dispendiose e che, quindi, non possono essere fotografate una volta per tutte, ma necessitano di continui aggiornamenti e studi, così da verificarne l’incidenza e la prevalenza patologica sul territorio e da progettare programmi di screening e sorveglianza».

«Credo sia un segnale molto rilevante che la prima esperienza in Italia di questo tipo arrivi dall’Azienda sanitaria di Forlì, anche se non è un caso: è da anni, infatti, che l’unità di Gastroenterologia ed Endoscopia digestiva è impegnata nel campo di queste malattie e rappresenta, quindi, un’eccellenza a livello regionale e nazionale nella diagnosi e cura – conclude Alessandrini – . Un’importante specializzazione di Forlì che l’Ausl unica della Romagna, sono certo, vorrà riconoscere e valorizzare».

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