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Riccione: 20esimo anniversario della scomparsa del prof. Andrea Travaglini, il ricordo

Nella seconda metà degli anni ’60 Andrea Travaglini, docente di Geografia Economica presso l’Istituto Tecnico Commerciale “R. Valturio” di Rimini, compie alcune escursioni alla ricerca di fossili, vis...

A cura di Redazione
02 febbraio 2015 07:11
Riccione: 20esimo anniversario della scomparsa del prof. Andrea Travaglini, il ricordo -
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Nella seconda metà degli anni ’60 Andrea Travaglini, docente di Geografia Economica presso l’Istituto Tecnico Commerciale “R. Valturio” di Rimini, compie alcune escursioni alla ricerca di fossili, visitando le cave del Furlo e di San Marino, le colline di Mondaino e di Saludecio. La compagnia presto si allarga ad amici e parenti, studenti e colleghi di scuola.

Il primo numero della rivista “Notiziario di Mineralogia e Paleontologia”, pubblicato a Riccione, è datato 1974; in 21 anni di attività pubblica diverse centinaia di articoli tradotti anche all’estero corredati da bellissime immagini fotografiche.

Negli anni ’70 Travaglini organizza mostre e convegni a Riccione, a Rimini e nella vicina Repubblica di San Marino. Il suo entusiasmo lo porta, nel giro di pochi anni, a ricoprire la carica di Presidente della Federazione Italiana ed in seguito della Federazione Europea dei Circoli Mineralogici e Paleontologici (FESPEM), organismo con migliaia di associati sparsi in tutta Europa. Per un ventennio collabora con docenti di Università italiane e straniere, partecipando attivamente alla fondazione di Musei come quello di Riccione e di Mondaino. Alcuni “Notiziari di Mineralogia e Paleontologia” pubblicati da Andrea Travaglini dal 1974 al 1995. I suoi articoli su dinosauri, mammut e ammoniti, suscitano l’interesse degli specialisti come dei più giovani appassionati:

“… il piacere di effettuare, in buona compagnia, lunghe escursioni in montagna esplorando caverne ed anfratti nella roccia, il fascino dell’avventura allorché si va alla ricerca in luoghi impervi e solitari, l’entusiasmo dell’improvvisa scoperta di un bell’esemplare, l’orgoglio nel riuscire, con duro lavoro di mazza e scalpello, ad estrarlo integro dalla roccia, la soddisfazione nel liberarlo dalle impurità, il vanto, infine, di poter avere, nel proprio appartamento, un piccolo museo da mostrare agli amici. I tuoi ospiti, così, potranno ammirare fossili di animali e piante vissuti decine o centinaia di milioni di anni or sono, piante ed animali che parleranno loro di una fauna e di una flora scomparse da epoche immemorabili, che prosperarono negli abissi del mare o nelle calde lagune tropicali, nelle foreste o nei deserti. Anche pochi reperti potranno illustrare loro intere pagine della storia della Terra: un dente di orso delle caverne, ad esempio, potrà ricordare loro le tante lotte sostenute, durante il paleolitico, dai primi uomini contro il loro più tremendo nemico; un dente di Carcharodon potrà essere la tangibile prova dell’esistenza della più gigantesca ‘tigre dei mari’ di tutti i tempi, in confronto della quale avrebbe fatto brutta figura anche lo squalo del film omonimo proiettato sui nostri schermi.”

Come ricorda la signora Bice, il 9 febbraio 1995, il giorno della sua morte, Andrea Travaglini si alza da letto, seppur gravemente ammalato, si sistema al suo tavolo da lavoro tentando di completare il primo numero dell’anno della rivista e il suo ultimo articolo, quello sui mammut. Ormai gli occhi lo tradiscono, perfettamente lucido ha ancora tanta verve da scherzare con il suo medico curante dicendo: “Io non invecchio, fossilizzo!”

Andrea Travaglini ha creato una ‘grande famiglia’ che, come ha scritto l’amico Carlo Lerone

“… ha unito per anni centinaia di persone, forse migliaia, sotto la bandiera del bello, dell’esaltante, del curioso, del serio, della conoscenza. Ma la sua gioia mi è parsa dovuta al fatto che a fianco del professore universitario aveva messo l’operaio e che al fianco del sacerdote aveva messo l’ateo o almeno il miscredente, tutti lì a scavare ed a chiamarsi per un ‘pecten con le valve unite nel trascorrere dei millenni o per discutere sul come conservare una pigna toscana o sul perché siano scomparsi i dinosauri”.

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