Giacomo Farneti, informatico riminese crea l'app per separare rifiuti adottata da Hera
Per incrementare la raccolta differenziata in Provincia di Rimini, Hera ha lanciato qualche mese fa "Il Rifiutologo", app per telefoni cellulari che permette ai cittadini di separare in modo corretto...

Per incrementare la raccolta differenziata in Provincia di Rimini, Hera ha lanciato qualche mese fa "Il Rifiutologo", app per telefoni cellulari che permette ai cittadini di separare in modo corretto i rifiuti. Operazione che sulla carta può sembrare banale, ma non è così. Nel cuore dell'app c'è un componente fondamentale: attraverso la scansione del codice a barre del prodotto destinato alla pattumiera, è possibile conoscere i materiali dell'imballaggio e quindi sapere in quale bidone buttarlo. Questo componente è stato inventato e sviluppato dalla start-up bolognese Giunko, tra i cui soci figura Giacomo Farneti, giovane e brillante informatico originario di Talamello, comune dell'entroterra di Rimini.
"A Bologna è comodo avere i poteri speciali", cantava il cattolichino Samuele Bersani in un celebre brano dedicato alla città delle "due torri". Giacomo non ha poteri speciali, ma un talento, sviluppato fin da ragazzino e perfezionato negli anni successivi: grandi capacità nel districarsi tra i software e gli hardware dei computer che, unite a una grande passione per la materia, gli hanno permesso di diventare un abile programmatore. Dopo i cinque anni al Liceo Scientifico Einstein di Rimini, ha infatti proseguito gli studi all'Università di Bologna, conseguendo laurea triennale in informatica e laurea magistrale in scienze di Internet. A Bologna si è stabilito, mettendo su famiglia e iniziando a lavorare nell'agosto del 2008 negli uffici del CeSIA, il centro servizi informatici di Ateneo che gestisce tutti i dati degli studenti e dei dipendenti dell'università. Ad inizio 2014 la nascita di Giunko, che ha ora lanciato la propria app gratuita di differenziazione dei rifiuti, Junker (da Junk, rifiuto, ed Er, Emilia Romagna, qui il link). Sono oltre 40mila i prodotti di largo consumo, presenti nei supermercati di tutta Italia, registrati nel database. Nel caso in cui il prodotto non sia riconosciuto, è sufficiente inviare la fotografia della confezione, per avere una risposta su come conferire quel rifiuto. "L'idea nasce più di 2 anni fa, abbiamo deciso di usare i codici a barre data la pervasività dello stesso su tutti i prodotti messi in commercio dalla grande distribuzione", spiega Farneti. Il progetto, chiamato appunto Junker, fu presentato per la prima volta in un concorso regionale per idee di impresa innovative. Da quando è nata l'app, sono in media 500 al giorno i codici a barre scansionati dagli utenti. L'obiettivo è far diventare Junker "una piattaforma per il cittadino, contenente informazioni complete ed attendibili sul mondo della raccolta differenziata". I ragazzi di Giunko stanno presentando l'app ai comuni e alle municipalizzate, con ulteriori implementazioni: calendari per la raccolta porta a porta con avvisi integrati e tutte le informazioni necessarie sulle isole ecologiche.
R.G.