Rimini: il museo della città festeggia i 25 anni con tre giorni di iniziative, il programma

In occasione dei 25 anni dall'apertura della prima ala del Museo della Città, i Musei Comunali, con il Centro Studi Vitruviani di Fano, la Fondazione Cassa di Risparmio di Rimini e il Rotary Club Rimi...

A cura di Redazione
05 dicembre 2015 12:04
Rimini: il museo della città festeggia i 25 anni con tre giorni di iniziative, il programma -
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In occasione dei 25 anni dall'apertura della prima ala del Museo della Città, i Musei Comunali, con il Centro Studi Vitruviani di Fano, la Fondazione Cassa di Risparmio di Rimini e il Rotary Club Rimini Riviera, promuovono iniziative che vedono la partecipazione di eminenti studiosi, a iniziare da Salvatore Settis cui è affidato il compito di introdurre la manifestazione.

Giovedì 10 dicembre alle ore 17.30 in Palazzo Buonadrata è dunque Salvatore Settis, in un dialogo con Stefano Pivato, ad aprire presentando due sue recenti pubblicazioni: Se Venezia muore  (Einaudi 2014) e Il mondo salverà la bellezza? Responsabilità, anima, cittadinanza (Ponte alle Grazie 2015). Nella tradizione degli "Incontri del Centro Studi Vitruviani", si affrontano anche cogenti questioni relative alla tutela del paesaggio e dei beni storico-artistici e architettonici, nell'intento di accrescere e rendere più consapevole la sensibilità diffusa per un uso avvertito e una corretta conservazione del nostro patrimonio.

Venerdì 11 dicembre è in programma il Convegno "Leon Battista Alberti – Da Vitruvio al Tempio Malatestiano", a cura del Centro Studi Vitruviani di Fano, specializzato e dedicato interamente all'opera vitruviana e al relativo ampio mondo della classicità, punto di riferimento per tutti coloro che, a titolo diverso, affrontano studi e problematiche inerenti l'opera vitruviana. La Giornata di studi, che si svolge in due sessioni al Museo della Città, vuole approfondire alcuni aspetti centrali della produzione albertiana con particolare riferimento al Tempio riminese e ai rapporti instaurabili tra Vitruvio e Leon Battista Alberti nei riguardi delle proporzioni e della concinnitas, la cui massima riflessione albertiana è concretizzata dal Tempio Malatestiano, prima facciata rinascimentale di un edificio sacro. Intervengono Salvatore Settis, Howard Burns, Pier Giorgio Pasini, Francesco Paolo Di Teodoro, Franca Manenti Valli, Alberto Giorgio Cassani, Paola Salvi e Enrico Bandiera.

Sabato 12 dicembre vede protagonista il Museo della Città, inaugurato il 12 luglio 1990 a seguito di delicati e impegnativi lavori di restauro del settecentesco Collegio dei Gesuiti che, dal 1981, accoglieva nel giardino il Lapidario romano, ordinato all'interno del progetto "Musei Proposta '80" coordinato da Andreina Tripponi. Un progetto che ha generato la pubblicazione di tre volumi fondamentali per la conoscenza e lo studio delle raccolte museali relativamente alle sezioni di Storia naturale (direttore di ricerca Bruno Sabelli), Storia e archeologia dell'età antica  (direttore di ricerca Giancarlo Susini),  Città e territorio dal tardo antico al basso medioevo (direttore di ricerca Angelo Turchini).

In questo quarto di secolo il Museo è cresciuto fino a sviluppare un percorso dalla Preistoria al Novecento, di cui protagonista è Rimini con il suo territorio, e, dal dicembre 2007, si è arricchito della Domus del Chirurgo, un sito straordinario oramai di fama internazionale. Parallelamente anche il contenitore storico si è dilatato a comprendere l'attigua Ala Nuova, negli ultimi anni sede di tante mostre, laboratori e manifestazioni.

Un cammino che ha portato il Museo a crescere anche nel rapporto con la Città e con il pubblico, vedendo via via aumentare le sue presenze da alcune migliaia nel primo anno di apertura ai 109.289 utenti del 2014, anno in cui i visitatori di tutte le sedi espositive comunali hanno raggiunto il numero importante di 168.125 unità. Il trend corrisponde al riscontro del pubblico a un percorso espositivo sempre più ricco e articolato nonché a un'attività di mostre e iniziative sempre più intensa e partecipata da ogni fascia di età. Contemporaneamente il Museo ha saputo adeguare il suo ruolo da contenitore a promotore culturale, capace di una funzione educativa e sociale al passo con le tendenze museologiche. Un'evoluzione importante per la Città che nel Museo e nella Domus ha saputo riconoscere il suo "cuore antico".

Dunque sabato 12 dicembre è dedicato a questa importante realtà, alla sua identità di custode del patrimonio storico-artistico e di promotore culturale, al ruolo sociale ed educativo, alla sua storia e al suo presente, con uno sguardo allargato al suo futuro. E inoltre è l'occasione per ricordare, attraverso l'intitolazione del Museo stesso e di alcuni suoi spazi, personaggi che ne hanno segnato la storia e che hanno votato la loro vita allo studio e alla tutela del patrimonio culturale.

La partecipazione agli incontri, così come alle visite guidate proposte per l'occasione sabato 12 dicembre e domenica 13 dicembre, è libera e gratuita. Gratuito anche l'ingresso al Museo e alla Domus da venerdì 11 a domenica 13 dicembre.

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