Ospedale Novafeltria, le proposte per migliorarlo: più personale e potenziamento offerta chirurgica
Venerdì 22 aprile si è tenuto al teatro Sociale di Novafeltria l'incontro "L'ospedale che vogliamo", organizzato dal comitato "Giù le mani dall'ospedale Sacra Famiglia". La referente Silvana Travaglin...

Venerdì 22 aprile si è tenuto al teatro Sociale di Novafeltria l'incontro "L'ospedale che vogliamo", organizzato dal comitato "Giù le mani dall'ospedale Sacra Famiglia". La referente Silvana Travaglini ha espresso soddisfazione per l'esito dei lavori del comitato: il 29 aprile è stato indetto un ufficio di presidenza in cui verrà riconosciuto al nosocomio novafeltriese lafunzione di servizio di area disagiata. Ultimo passo sarà la ratifica della Conferenza dei Sindaci.
Il lavoro del comitato non si ferma comunque all'ottenimento di questo importante riconoscimento. Nel documento "L'ospedale che vogliamo", sono avanzate una serie di proposte per migliorare il servizio sanitario offerto ai sette comuni dell'Alta Valmarecchia. Passaggio fondamentale è il potenziamento del personale: in primis disporre la presenza notturna di un medico fisso al punto di primo intervento, poiché in caso di uscita dell'ambulanza, il compito di presidiarlo spetta alla guardia medica, che è delegata invece ad altre funzioni. In secondo luogo aumentare il numero di infermieri in organico, in modo tale da dividere con precisione i compiti: triage (smistamento dei pazienti in base alla gravità nel punto di primo intervento), uscite con l'ambulanza, assistenza dei pazienti in osservazione temporanea. Da potenziare anche l'organico medico anestesista, ripristinando la guardia anestesiologica 24 ore su 24.
Il comitato ha ribadito anche la necessità di migliorare l'offerta chirurgica in "One Day Surgery" (regime di ricovero breve che prevede una sola giornata di degenza), con l'ampliamento dei posti letto disponibili: attualmente sono 6, peraltro inseriti nel reparto di lungodegenza, con problematiche dal punto di vista logicistico, ma non solo. La richiesta prevede la separazione dei due reparti(medicina-lungodegenza e ricovero post intervento chirurgico), allestendo 10 posti letto nei locali della vecchia sala operatoria, attualmente utilizzati come spogliatoio e magazzino del personale.