Eredi di un usuraio si vedono confiscare beni per 10 milioni di euro, tra questi anche un ristorante di Torre Pedrera
Un ristorante di Torre Pedrera è stato confiscato, ma è rimasto nella disponibilità dell'attuale titolare, nell'ambito di un provvedimento giudiziario che ha portato alla confisca di beni immobili e t...


Un ristorante di Torre Pedrera è stato confiscato, ma è rimasto nella disponibilità dell'attuale titolare, nell'ambito di un provvedimento giudiziario che ha portato alla confisca di beni immobili e terreni, a carico degli eredi di un cittadino di Savignano sul Rubicone, per circa 10 milioni di euro. L'uomo, deceduto, era sottoposto a indagine per i reati di usura e abusiva attività finanziaria, dopo la denuncia di una delle sue vittime: dagli accertamenti della Guardia di Finanza era emersa l'erogazione di prestiti a tassi usurari che variavano dall'85% al 958%; l'indagato concedeva inoltre finanziamenti pur non essendo iscritto nell'apposito albo tenuto dalla Banca d'Italia. Infine dalle indagini era stata rilevata una discrepanza tra il reddito prodotto e il patrimonio posseduto.
Tra il materiale probatorio raccolto, tramite intercettazione telefonica, anche un'affermazione dell'uomo che si dichiarava preoccupato in vista di un possibile sequestro, manifestando il proposito di effettuare dei passaggi di proprietà per evitarlo.
Inizialmente la richiesta di confisca dei beni, richiesta dal Sostituto Procuratore Davide Ercolani, era stata rigettata dal Tribunale di Rimini: pur rilevando che l'indagato poteva rientrare nella categorie di soggetti socialmente pericolosi e che le indagini patrimoniali avevano evidenziato effettivamente una notevole discrepanza tra il valore dei beni, soprattutto immobili, di cui aveva la disponibilità, personalmente o attraverso le società di famiglia e i redditi personali dello stesso, anche cumulati con quelli dei propri congiunti e con gli utili delle società. Il Sostituto Procuratore ha fatto però ricorso in Appello con successo. La Corte d'Appello di Bologna ha stabilito la confisca di 10 terreni nel territorio del comune di Savignano e del ristorante di Torre Pedrera, che rimane però aperto e nelle disponibilità del titolare attuale, completamente estraneo ai fatti.