Processo per balconi e veranda costruiti abusivamente, sentiti agenti della municipale
Sono stati sentiti in Tribunale gli agenti della Municipale che fecero il sopralluogo relativamente a balconi e una veranda costruiti abusivamente, secondo la pubblica accusa, in un albergo di Bellari...


Sono stati sentiti in Tribunale gli agenti della Municipale che fecero il sopralluogo relativamente a balconi e una veranda costruiti abusivamente, secondo la pubblica accusa, in un albergo di Bellaria. Mercoledì 5 luglio è proseguito il processo che vede imputati due funzionari e un dirigente del Comune di Bellaria, difesi dagli Avvocati Vincenzo Gallo e Giovanna Ollà e chiamati a rispondere di abuso d'ufficio, mentre è la falsa asseverazione l'accusa di cui deve rispondere un ingegnere, rappresentato in giudizio dall'Avvocato Dennis Gori. Gli agenti intervenuti in giudizio hanno riferito l'esistenza di un abuso edilizio, ma quest'abuso, hanno sottolineato i legali difensori, è derivato dall'assenza di richiesta dell'autorizzazione paesaggistica. Per altri casi analoghi essa non era stata richiesta dal Comune ai costruttori, fatto che escluderebbe quindi la volontà di favorire una persona rispetto alle altre: non si tratterebbe di un abuso d'ufficio, quanto di un errore, derivante da una normativa regionale non particolarmente chiara. A dicembre riprenderà il processo e in udienza saranno sentiti i consulenti nominati dall'ufficio del Pubblico Ministero, chiamati proprio a pronunciarsi su quella normativa. L'ingegnere deve rispondere di falsa asseverazione, avendo cioè dato certificazione sul rispetto dei vincoli paesaggistici da parte del progetto di costruzione dei balconi e della veranda.