Notte di terrore a Kiev, colpiti uffici di Ue e Gran Bretagna
Diciotto morti, tra cui quattro bambini. Usa ed Europa condannano l’attacco russo. Meloni: “L’Italia al fianco dell’Ucraina”

Una delle notti più drammatiche dall’inizio del conflitto. La capitale ucraina è stata bersaglio di un massiccio attacco russo con 629 tra droni e missili. Il bilancio provvisorio parla di 18 vittime, tra cui 4 bambini, mentre i soccorritori continuano a scavare tra le macerie di un palazzo di cinque piani crollato in seguito ai bombardamenti.
Nel mirino sono finiti anche edifici che ospitano la delegazione dell’Unione Europea e il British Council, suscitando la dura reazione di Bruxelles e Londra. Entrambe le capitali hanno convocato i diplomatici russi: “Nessuna missione diplomatica dovrebbe mai essere un bersaglio”, ha dichiarato la premier estone Kaja Kallas.
Dal Cremlino è arrivata una replica che mescola apertura e minaccia: “Siamo interessati ai negoziati, ma non ci fermeremo”. Mosca sostiene di aver colpito esclusivamente industrie militari e basi aeree, ma le immagini diffuse dall’Ucraina mostrano gravi danni a quartieri residenziali e uffici civili.
La Casa Bianca ha condannato con fermezza l’attacco, mentre a Palazzo Chigi si è tenuto un vertice straordinario. La presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha ribadito: “L’Italia è vicina a Kiev. Mosca non crede nel negoziato: la chiave di volta restano le garanzie di sicurezza per l’Ucraina”.
Intanto, la popolazione di Kiev vive ore di angoscia e dolore, mentre i soccorritori continuano a cercare sopravvissuti sotto le macerie.