Nuove regole NaspI, stretta sugli stagionali: Cgil lancia la campagna di supporto

Dal 2025 servono 13 settimane di contributi per accedere alla disoccupazione dopo un nuovo impiego

A cura di Redazione
19 agosto 2025 10:07
Nuove regole NaspI, stretta sugli stagionali: Cgil lancia la campagna di supporto -
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 È partita in CGIL la campagna informativa e di prenotazione per le domande di NaspI 2025 destinate ai lavoratori stagionali del turismo. L’avvio coincide però con l’introduzione delle nuove regole entrate in vigore a gennaio, che prevedono almeno 13 settimane di contribuzione con il nuovo datore di lavoro per poter accedere al sussidio in caso di licenziamento. "Una norma pensata per contrastare gli abusi" dice il sindacato "ma che rischia di penalizzare chi opera nella filiera turistica, dove il lavoro è spesso frammentato e stagionale". Cgil e Filcams, insieme al Patronato Inca, hanno predisposto servizi di supporto e prenotazione online e telefonica, per garantire assistenza completa nella presentazione delle domande e nella gestione di eventuali contenziosi con Inps. 

La nota stampa di Cgil Rimini

NASpI e turismo stagionale: in CGIL è partita la campagna d’informazione e prenotazioni per le domande di disoccupazione per gli stagionali, ma con le nuove regole in vigore da gennaio 2025 si sono penalizzati i lavoratori della filiera del turismo

Le novità principali

A partire da gennaio 2025, le lavoratrici e i lavoratori che si dimettono da un impiego e che nei successivi 12 mesi trovano una nuova occupazione dovranno maturare almeno 13 settimane di contribuzione presso il nuovo datore di lavoro per poter accedere alla NaspI in caso di licenziamento. Questa modifica - volta a contrastare gli abusi nell'accesso alla prestazione - introduce una significativa limitazione per chi, dopo aver legittimamente cambiato lavoro, si ritrova disoccupato prima di aver maturato il periodo minimo di contribuzione.

Le conseguenze sul mercato del lavoro turistico

Una norma che rischia di determinare un effetto penalizzante su chi decide di cambiare occupazione o si trova costretto a farlo. In un contesto economico e occupazionale già complesso, la misura potrebbe contribuire a "ingessare" ulteriormente il mercato del lavoro del turismo stagionale, scoraggiando la mobilità, penalizzando chi cerca di migliorare la propria condizione lavorativa e limitando le persone disponibili ad occuparsi nella stagione.

Una riforma della Naspi per avvantaggiare chi lavora nel turismo stagionale

Quello che appare stridente è che tra le numerose questioni irrisolte che distorcono il mercato del lavoro stagionale nel turismo (demografia, retribuzioni, politiche attive, politiche passive) il Governo ha scelto di restringere ancor di più i diritti proprio per gli stagionali. Quello che serve, al contrario, è la riforma la Naspi, ampliando per i lavoratori stagionali la durata del trattamento ed introducendo adeguate politiche attive, utili al sistema turistico nel suo complesso.

NaspI: al via la campagna stagionali 2025

Filcams unitamente a Cgil e patronato Inca, da sempre attente alle problematiche che riguardano chi lavora nel turismo stagionale, ha approntato una serie di misure per agevolare l’invio corretto della domanda di NaspI. Chi già in passato ha utilizzato i servizi del Patronato per la NaspI, ha ricevuto un messaggio da CGIL Rimini con un link che consente di scegliere in autonomia il proprio appuntamento, allo stesso modo telefonando allo 0541-779901 è attivo un sistema che consente all’utenza consolidata di scegliere quando presentare domanda di NASpI. Per tutte le altre persone occupate nel turismo, che intendano usare i servizi CGIL, è possibile prenotare contattando o recandosi alla sede CGIL più vicina, oppure consultare il sito internet www.cgilrimini.it , dove è visibile e attiva una sezione speciale dedicata alla prenotazione degli appuntamenti NaspI. Chi presenta la domanda di NaspI con il Patronato Iinca Cgil ha diritto anche a tutta l’assistenza necessaria per la gestione di eventuali contenziosi con Inps.

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