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Nuove norme per contrastare la prostituzione

Giungono sempre più di frequente segnalazioni, da parte degli organi di informazione e delle forze di polizia, circa la presenza di prostitute lungo la S.S. 16 in corrispondenza degli accessi alla cit...

A cura di Redazione
16 giugno 2010 08:33
Nuove norme per contrastare la prostituzione -
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Giungono sempre più di frequente segnalazioni, da parte degli organi di informazione e delle forze di polizia, circa la presenza di prostitute lungo la S.S. 16 in corrispondenza degli accessi alla città, da via Trento e via Torino, e a nord nella zona del nuovo sovrappasso di Ponente e al confine con il Comune di Cervia.
Si tratta di una problematica nuova per questo Comune, che sta creando un certo allarme fra la cittadinanza e impone di adottare urgenti provvedimenti di contrasto.
Il diffondersi della prostituzione in strada, o in altre aree all’aperto, determinerebbe nei cittadini una elevata percezione di insicurezza, derivante dalla presenza di persone di dubbia moralità sessuale, di delinquenti e di persone dedite alla prostituzione e provocherebbe, poi, problematiche di ordine sanitario ed igienico, per la mancanza dei controlli sanitari sulle persone che offrono il loro corpo, sui loro clienti e per i luoghi improvvisati ove il rapporto sessuale viene consumato, più o meno di nascosto.
Questo stato di cose ha indotto l’Amministrazione Comunale ad adottare un apposito provvedimento del Sindaco, assunto, previa consultazione con il Prefetto, in forza di quanto disposto dell’art. 54 del T.U. degli Enti Locali (D.Lgs. 267 del 2000).
Nel decreto sicurezza del 2008, che individua le fattispecie che il Sindaco con proprio provvedimento può prevenire e contrastare, vi sono, infatti, ricompresi anche: “i comportamenti che, come la prostituzione su strada e su aree all’aperto, contribuiscono a turbare il libero utilizzo degli spazi pubblici o la fruizione a cui sono destinati o che rendono difficoltoso o pericoloso l’accesso ad essi”.
L’Amministrazione Comunale di Cesenatico ritiene di poter contrastare tempestivamente l’insorgente problema della prostituzione in strada, o in altre aree aperte al pubblico, con l’emanazione di una specifica ordinanza che vieta a chiunque di offrire, contrattare o concordare prestazioni sessuali su strade ed aree all’aperto (private o pubbliche), prevedendo una sanzione amministrativa di € 400 da applicare ad ogni trasgressore. 
L’ordinanza entra immediatamente in vigore e vieta di:
– effettuare soste o fermate occasionali, anche di brevissima durata, con veicoli, o eseguire manovre repentine che possano costituire intralcio o pericolo alla circolazione stradale, fuori dai casi previsti dal Codice della Strada, determinate da comportamenti e atteggiamenti contrari  alla pubblica decenza, alla moralità sessuale e al naturale riserbo, diretti all’adescamento e alla pratica della prostituzione;
– offrire, contrattare ovvero concordare prestazioni sessuali, oppure intrattenersi, anche solo per chiedere informazioni, con persone dedite all’attività di prostituzione su strada o che per atteggiamento, comportamento e/o ostentazione di nudità manifestano di esercitare la suddetta attività.Se l’interessato è a bordo di un veicolo la violazione si concretizza anche con la semplice fermata del veicolo stesso, al fine di contattare la persona dedita alla prostituzione; consentire la salita sul proprio veicolo di uno o più soggetti come sopra descritti costituisce conferma palese dell’avvenuta violazione.
L’offerta della prestazione può desumersi anche dall’esibizione di nudità di parti intime del corpo, ovvero da atteggiamenti e comportamenti da cui possa dedursi la volontà e l’intenzione di esercitare la prostituzione.
Dall’osservanza del provvedimento sono esclusi gli operatori socio-sanitari e i servizi di volontariato nell’espletamento delle attività di prevenzione, previa comunicazione da effettuarsi preventivamente al Comune delle iniziative in corso.

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