Oltre 200 pasti serviti: a Rimini l'allarme povertà in crescita. La Regione investe 124 milioni

Previste ulteriori assunzioni di assistenti sociali

A cura di Glauco Valentini Redazione
21 ottobre 2025 12:58
Oltre 200 pasti serviti: a Rimini l'allarme povertà in crescita. La Regione investe 124 milioni -
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Centoventiquattro milioni di euro per contrastare povertà, esclusione sociale e disagio abitativo in Emilia-Romagna. È la dotazione prevista dal nuovo Piano regionale per il contrasto alle povertà 2025–2027, che coordinerà risorse regionali, nazionali e comunitarie, in linea con il Piano nazionale 2024–2026.

Il documento, presentato in Commissione dall’assessora Elena Mazzoni, punta a rafforzare i servizi sociali, migliorare la presa in carico delle persone fragili e garantire i Livelli essenziali delle prestazioni sociali (Leps) in tutti i territori. Tra le misure centrali figurano il progetto Housing First, per l’inserimento diretto in appartamenti di persone senza dimora, e il Pronto intervento sociale, per le emergenze legate a povertà estrema.

La Regione investirà anche in recupero alimentare, microcredito sociale, prevenzione del sovraindebitamento e Comunità energetiche rinnovabili a valenza sociale. «Affrontiamo la povertà in tutte le sue dimensioni – economica, abitativa, educativa e relazionale – per restituire dignità e opportunità a chi vive in difficoltà», ha commentato il presidente Michele de Pascale.

Le risorse

Il Piano si basa su 124 milioni di euro complessivi, provenienti da: fondo nazionale povertà: 62,5 milioni per i servizi territoriali e 5,2 per la povertà estrema; Pnrr: 36,5 milioni; fondo sociale europeo: 7,9 milioni; risorse regionali: 12,3 milioni per potenziare il servizio sociale.

La Regione conferma inoltre un rapporto virtuoso di 1 assistente sociale ogni 3.362 abitanti, ben oltre l’obiettivo nazionale.

Il quadro regionale e la situazione riminese

In Emilia-Romagna il 6,8% delle famiglie (circa 139mila) vive in povertà relativa, mentre oltre 8mila persone si trovano in condizione di grave marginalità, spesso senza dimora.

A Rimini, i segnali di allarme sono sempre più evidenti. La Caritas diocesana, diretta da Mario Galasso, segnala un aumento delle richieste di aiuto: «In questo periodo serviamo oltre 200 pasti alla volta, rispetto ai 110–120 dell’estate». Le cause sono varie — perdita del lavoro, affitti troppo alti, solitudine — e coinvolgono non solo senzatetto, ma anche anziani, giovani con fragilità o dipendenze, e artisti di strada.

Un incremento che, con l’arrivo dell’autunno, da graduale diventa “esplosivo”, con persone che arrivano anche da fuori provincia in cerca di assistenza.

Il nuovo Piano regionale, che sarà approvato nelle prossime settimane, punta proprio a rafforzare la rete locale di sostegno e a fornire strumenti concreti per prevenire situazioni di esclusione e povertà estrema anche nel riminese.

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