Omicidio della "Dea dell’amore": svolta dopo 30 anni. Un’impronta riapre il caso
Caccia al sospettato brasiliano per il brutale delitto del 1996

Iolanda Castillo, soprannominata la “Dea dell’amore”, fu brutalmente assassinata nel 1996 a Lido di Savio. Dopo quasi 30 anni, le indagini puntano a un ex protettore brasiliano di 62 anni, sospettato di aver ucciso la donna per ritorsione, poiché si era emancipata dal suo controllo. L’accelerazione del caso è avvenuta grazie all’analisi di vecchi reperti, tra cui un’impronta digitale compatibile con quella del sospettato, registrata nel database italiano. Tuttavia, la traccia non era completa, rendendo necessaria la collaborazione delle autorità brasiliane per ulteriori confronti e analisi del Dna.
Nonostante l’uomo sia irreperibile, l’inchiesta rimane aperta, e il processo sarà riavviato se il sospettato verrà rintracciato. L’omicidio non cade in prescrizione, e nuovi elementi potrebbero finalmente portare a una svolta nel caso.